Corriere-Roma-Professori, precari in fila per i ricorsi

Gli elenchi definitivi disponibili a partire dal 20

Professori, precari in fila per i ricorsi

Scuola: le graduatorie "sono sbagliate"

"In fila a Ferragosto per fare ricorso". È lo slogan del precario che ieri campeggiava indosso ad un professore-sandwich. Dopo la pubblicazione ritardata e sbagliata delle graduatorie di III fascia affisse nelle Scuole di riferimento (Duca D'Aosta per medie e superiori, Colombo per materne ed elementari) solo l'altro ieri, centinaia di precari romani in attesa di assunzioni, incarichi annuali e supplenze, hanno preso d'assalto il Centro Servizi Amministrativi (Csa) di via Pianciani per presentare ricorso. I punteggi attribuiti sono quasi tutti sbagliati e se non si presenta ricorso entro il 16 agosto il punteggio e quindi la posizione in graduatoria resta la stessa. Gli impiegati del Csa hanno fatto confusione soprattutto sui punteggi culturali, spesso non hanno tenuto conto di corsi di perfezionamento, e sui punteggi didattici cioè quelli maturati durante i giorni di servizio. "E anche un punto in meno, si sa, ti può costare la nomina" dice Elisabetta Alvisi, insegnante di matematica che è dovuta ritornare di corsa da Tropea dove era in vacanza con marito e figli. Partita la macchina dei ricorsi il Ministero conta di poter pubblicare le graduatorie definitive dopo il 20 agosto, ma per i sindacati i tempi si allungheranno perché i ricorsi, vista la folla, saranno sicuramente molti di più degli anni scorsi. Intanto già per i primi di settembre i precari minacciano manifestazioni e proteste. Tra queste c'è quella simbolica di entrare in classe con un cartellino: "Dicono che sono precario, in realtà per Concorso, titoli, servizio, specializzazione e costituzione ho diritto all'assunzione". "Perché è bene - spiega Alessandro Natalizi - che anche gli studenti sappiano in che condizioni deve lavorare chi ha preso una laurea, vinto un concorso e lavorato nelle scuole per anni". Per Saverio Pantuso della Uil Scuola "l'unico lato positivo di questi caotici giorni è lo sblocco delle immissioni in ruolo con 892 assunzioni che partiranno dopo il 20". La politica scolastica di questo governo - sottolinea la Cgil - non garantisce la qualità della scuola pubblica e nemmeno il rispetto delle norme che ha emanato.
Anna Merola