Corriere-Promozione con il baratto: compiti invece del "debito"

BRICIOLE

Promozione con il baratto: compiti invece del "debito"

La scuola, quella vera, è finita. La scuola virtuale, quella in mano agli ingegneri della didattica è aperta. E ferma in Parlamento. La si può solo immaginare sui giornali. Il prof, intanto, si riunisce in scrutinio, soppesa i voti. Si accorge anche che lo studente col debito (che è un quattro promosso a sei) è più avvantaggiato di chi ha sudato per meritare tutte le sufficienze. Si ritrovano, i due allievi, con lo stesso credito e l'anno dopo, al debitore può essere restituito il punto tolto (fermiamoci qui perché è difficile spiegare tutto il meccanismo, a tratti perverso). Qualche scuola, non contenta dei "debiti" inventa anche i "pacchetti": non ti do un debito da risanare, ma solo un pacchetto di compiti da fare per settembre. E l'allievo volentieri accetta. Così, con due debiti, un pacchetto e un "aiutino", si passa alla classe successiva. Tra nove giorni, la scuola è sotto esame: passa al setaccio la maturità dei diciottenni, e li esorta a tenere spenti i cellulari. Copiate, se proprio non potete farne a meno, con i sistemi dei padri e dei nonni. Sono sempre i più validi. Le mamme dei maturandi trepidano, quelle dei lattanti anche: non sanno se mandare i pargoli all'asilo o in primina con qualche mese di anticipo. Al ministero stanno studiando la pratica. E la scuola va.