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Corriere-Nelle strade del centro il doppio raduno della scuola. Decine di migliaia da tutta Italia, molti giovanissimi

Nelle strade del centro il doppio raduno della scuola. Decine di migliaia da tutta Italia, molti giovanissimi "Staffetta" di cortei, ma il traffico non si blocca Studenti e insegnanti c...

30/11/2003
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Corriere della sera

Nelle strade del centro il doppio raduno della scuola. Decine di migliaia da tutta Italia, molti giovanissimi

"Staffetta" di cortei, ma il traffico non si blocca

Studenti e insegnanti contro la riforma Moratti: protesta all'insegna dei colori e della fantasia

"Ruba ai ricchi per dare ai poveri", "A scuola con gioia, ma non con Letizia" e la riproduzione in grande formato delle scritte antisigarette, portate sulle spalle da professori e genitori: "La Moratti uccide i precari", "Letizia danneggia gravemente te e chi ti sta intorno". Erano alcuni degli slogan e dei cartelloni dei cortei di ieri di studenti e docenti contro la riforma Moratti. Il primo, ieri mattina, era organizzato da Uds, Studenti.net, Sinistra Giovanile, Giovani comunisti: gli studenti in piazza erano 30 mila per gli organizzatori. Fra kefiah , striscioni, bandiere della pace, i ragazzi hanno sfilato da piazza della Repubblica, con un solo incidente di rilievo: al Colosseo, un ragazzo di Rovigo, seduto su un'aiuola, ha risposto male all'anziano vigile volontario che gli aveva chiesto di alzarsi. Dalle parole i due sono passati ai fatti: il giovane sarebbe caduto, sbattendo la testa. Risultato: 8 giorni di prognosi al San Giovanni e un probabile scambio di denunce.
Il corteo studentesco si è sciolto alla Bocca della Verità, dove alle 14,30 avevano appuntamento i docenti di Cgil, Cisl e Uil di tutta Italia, con genitori, bambini e ancora studenti: 90 mila per gli organizzatori, ma piazza Farnese, dove a fine corteo ha parlato il leader Cgil Guglielmo Epifani, era piena, ma non gremita. Tanto che neanche il traffico in centro ne ha risentito più di tanto.
Nel corteo dei "grandi", meno allegria e più preoccupazione: "La riforma ricadrà sulle nostre spalle e peggiorerà la qualità dell'insegnamento", prevede Vittoria De Luca, docente al liceo artistico di via di Ripetta. In molti si lamentano per "la cancellazione del tempo pieno". Parla per tutti la maestra genovese Elisabetta Razzi: "Sulla carta sono le stesse ore, ma si impoverisce l'insegnamento". E' d'accordo Angelo Mazza, segretario della UIl scuola di Roma, che aggiunge: "Questa riforma, come le precedenti, non tiene conto di chi nella scuola ci vive: tutto passa sulla nostra testa, come sempre".
Ma c'è anche chi in piazza non è sceso contro la Moratti: un gruppo di cittadini di Boiano, in Molise, chiede più sicurezza per le sue scuole. "Siamo vicini a S.Giuliano, su una faglia pericolosissima, ma le nostre scuole non sono antisismiche", spiega Maria Grazia Tagliaferri, presidente del Comitato di genitori. Fra gli studenti, anche un gruppo del francese, e privato, Chateaubriand: "Sosteniamo la protesta, la scuola privata non ha bisogno di fondi, la pubblica sì", commentano Cedric Egal e Giulia Roberti, poco più di 30 anni in due. Intanto sulla piazza si ripiegano le bandiere, si avvolgono gli striscioni: ci sono i pullman che aspettano, per tanti il viaggio di ritorno è lungo. E' finita, tutti a casa.


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