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Corriere-Moratti: i prof ci sono, tutte le cattedre assegnate

Moratti: i prof ci sono, tutte le cattedre assegnate Domani via alle lezioni solo in Lombardia. Un supplente: ho la nomina ma non la scuola. Cgil: situazione drammatica Un altro anno scolastic...

07/09/2004
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Corriere della sera

Moratti: i prof ci sono, tutte le cattedre assegnate

Domani via alle lezioni solo in Lombardia. Un supplente: ho la nomina ma non la scuola. Cgil: situazione drammatica

Un altro anno scolastico. Domani. Tra novità e polemiche, vecchi problemi e punti critici. La partita è cominciata, la cartella di oltre 400 mila ragazzi di Milano e Provincia (dalle elementari alle superiori) è quasi pronta. "Una nuova sfida", dicono insegnanti e dirigenti scolastici, in attesa di mettere in pratica le novità della riforma Moratti. Anche se molti docenti stanno ancora aspettando di ottenere una supplenza annuale.
Altre 600 cattedre sono state assegnate ieri in via Ripamonti. E oggi si continua. Con i ricorsi, le code, le lamentele di chi ogni anno combatte per un posto di lavoro. "Mi hanno dato la nomina ma la cattedra non c'è"; "Manca un giorno e non so ancora dove andare"; "Sono stato riconvocato".
Ma il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti - ieri a Milano per firmare un protocollo d'intesa con Federturismo e Assolombarda volto a promuovere nelle scuole la cultura di impresa - rassicura: l'operazione di assegnazione delle supplenze annuali "prosegue e verrà completata in ogni Regione prima dell'inizio delle lezioni". Ancora: "Abbiamo completato le graduatorie permanenti e sono stati assunti in ruolo 15 mila persone tra docenti e personale tecnico-amministrativo, che si aggiungono ai 62.000 assunti nell'estate del 2001, dopo 10 anni in cui non ci sono state assunzioni".
Eppure, stando al calendario pubblicato ieri dal provveditorato (sul sito www.istruzione.lombardia.it), a Milano le nomine dei supplenti proseguiranno fino a sabato.
"Si tratta - spiega il provveditore, Antonio Zenga - di piccoli spezzoni. Contiamo di finire la maggior parte delle nomine entro domani. Ma ci sarà qualche coda il 9 e il 10. Saremo pienamente soddisfatti se riusciremo a esaurire tutto entro sabato".
C'era anche un gruppetto di insegnanti precari, ieri, ad aspettare il ministro davanti alla sede dell'Assolombarda. E ieri si è tenuto l'incontro tra sindacati e direttore scolastico regionale, Mario Dutto. "Continuano a rassicurarci - dice Wolfango Pirelli, segretario lombardo di Cgil scuola - ma la situazione è drammatica". Replica Dutto: "Vogliamo dare alle famiglie un segnale positivo, cercando di finire le nomine per tempo. Se ci saranno delle smagliature, cercheremo di risolvere anche quelle. Ma, ripeto, la maggior parte delle scuole domani avrà tutti gli insegnanti al loro posto".
Secondo la Uil, ieri era stato coperto solo il 30 per cento dei posti destinati alle elementari. "Alcuni presidi - dice il segretario lombardo di Uil scuola, Leonardo Donofrio - si domandano come potranno coprire i posti per l'insegnamento della seconda lingua comunitaria alle medie".
E le proteste continuano. Domani mattina i genitori e le maestre di Retescuole distribuiranno volantini per contestare la riforma. Alla Comasina, all'elementare di piazza Gasparri, le mamme impediranno l'ingresso a scuola. "Hanno trasferito nelle nostre aule - racconta Daniela, una mamma - i ragazzi della media vicina. Mancano i banchi e non c'è posto in mensa: l'anno scolastico non può cominciare così".
Sempre domani, i ragazzi del liceo scientifico Majorana di Rho - il cui ex preside, Bruno Dagnini, è stato condannato a venti mesi per non aver impedito che gli studenti fumassero spinelli a scuola - distribuiranno volantini in difesa del preside. E, alle 11, presenteranno un documento "in cui entreremo nel merito dei fatti dell'anno scorso".
Primo giorno di scuola, domani, anche per il neoassessore provinciale all'Istruzione, Sandro Barzaghi che ha inviato una lettera aperta a tutte le scuole. "Alle ragazze e ai ragazzi - scrive - vorrei ricordare che l'amministrazione provinciale lavorerà per contribuire a delineare una scuola che si dimostri sempre più vicina alla loro storia, alle loro esperienze ed alle loro emozioni. In questa fase è in atto un dibattito fra le forze sociali, politiche e gli operatori della scuola sui temi della riforma scolastica. Noi ci auguriamo che tale confronto sia realizzato, sempre, con modalità tali da determinare una straordinaria occasione di coesione e non di divisione o di esclusione".
Annachiara Sacchi

Cronaca di Milano


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