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Corriere-Le famiglie preferiscono il maestro unico

Secondo un'indagine del ministero il gradimento sfiora il 90 per cento degli istituti dove è stata fatta la sperimentazione "Le famiglie preferiscono il maestro unico" Scuola, verso il via l...

12/02/2003
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Corriere della sera

Secondo un'indagine del ministero il gradimento sfiora il 90 per cento degli istituti dove è stata fatta la sperimentazione

"Le famiglie preferiscono il maestro unico"

Scuola, verso il via libera della Camera al testo della Moratti. L'opposizione pronta a un referendum

ROMA - Un maestro che resta accanto ai bambini per i cinque anni, dalla prima alla quinta elementare. E che per i genitori diventa il principale interlocutore. Uno con cui comunicare, confidarsi, cooperare. E' il maestro tutor. Quello previsto dalla riforma Moratti. Quello che piace alle mamme. Il disegno di legge delega sta per essere varato dalla Camera, tra le proteste dell'opposizione che ha annunciato iniziative clamorose - dai ricorsi alla Corte costituzionale ai referendum - e della Cgil che ieri ha portato gli studenti a protestare davanti a Montecitorio. Ma almeno su questa novità, il ministro Moratti ha incassato il favore delle famiglie. Il maestro tutor, secondo un sondaggio, è uscito dalla sperimentazione della riforma condotta in 251 scuole elementari con un indice di gradimento vicino al 90 per cento. LA RIFORMA - Riforma della scuola in dirittura d'arrivo. Questa sera o al più tardi domani Montecitorio approverà i sette articoli del disegno di legge delega. Il testo è identico a quello uscito dal Senato lo scorso autunno. La legge, però, dovrà tornare a Palazzo Madama per una "correzione tecnica". A metà della prossima settimana il percorso parlamentare della riforma Moratti sarà concluso. E scatteranno i 24 mesi entro i quali il governo dovrà scrivere le norme di attuazione. Alcune grosse novità come l'anticipo facoltativo dell'iscrizione alle elementari a cinque anni e mezzo, il maestro tutor, il portfolio delle competenze diventeranno una realtà in prima e seconda elementare già dal prossimo settembre.
IL SONDAGGIO - Secondo il sondaggio condotto nelle 251 elementari, in parte anche paritarie, dove è stata sperimentata la riforma, le novità del progetto Moratti hanno superato l'esame. Il 90 per cento delle scuole ha adottato la figura del docente tutor. Si tratta di un maestro che assume su di sé la principale responsabilità del successo formativo degli alunni, da garantire anche attraverso interventi mirati. Passa con loro dalle 18 alle 21 ore a settimana. I bambini, in questo modo, tornano ad avere una figura adulta di riferimento. Il maestro tutor ha anche il compito di coordinare l'attività degli altri insegnanti. Deve inoltre garantire la continuità didattica per l'intera durata del ciclo. In buona sostanza i genitori che oggi devono confrontarsi con un team di insegnanti, avranno un unico punto di riferimento per tutti i cinque anni dell'elementare.
L'80 per cento delle scuole ha scelto l'organizzazione dell'attività scolastica per laboratori, superando la tradizionale lezione frontale. Gli alunni hanno sperimentato le attività di gruppo dividendosi per compiti, livelli di competenza o per libera scelta. Queste esperienze, finora patrimonio delle scuole più avanzate, diventeranno dal prossimo anno di uso comune.
L'idea del portfolio, ovvero una sorta di cartella dove conservare le prove migliori dell'allievo, è piaciuta a tutti. Ma solo il 21 per cento delle elementari è stata in grado di mettere in pratica in maniera efficace questo modello preso in prestito dalla tradizione anglosassone.
I DECRETI - Fatta la riforma c'è il rischio che manchino i professori, almeno quelli con una formazione mirata alla nuova scuola. Prima c'erano le Siss, le scuole di specializzazione per i docenti della secondaria. Con la riforma spariranno. Quali corsi saranno attivati in sostituzione? Per rispondere bisognerebbe conoscere le necessità della scuola di domani quanto a offerta di discipline. Attraverso un decreto dovranno essere riviste le classi di concorso. Intanto la prima grande leva di lauree triennali sta arrivando al traguardo: dalle 70 alle 90 mila tra giugno e settembre. Se uno intende fare il docente, a quale corso di specializzazione si iscriverà in autunno?
Giulio Benedetti

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