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Corriere it-I ragazzi erano 30mila. In più di 90mila al corteo di Cgil-Cisl-Uil

CRONACHE I ragazzi erano 30mila. In più di 90mila al corteo di Cgil-Cisl-Uil Studenti e sindacati in piazza contro la Moratti Due le manifestazioni di protesta: sotto accusa la riforma, i tagli...

30/11/2003
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Corriere della sera

CRONACHE
I ragazzi erano 30mila. In più di 90mila al corteo di Cgil-Cisl-Uil
Studenti e sindacati in piazza contro la Moratti
Due le manifestazioni di protesta: sotto accusa la riforma, i tagli della Finanziaria e gli aiuti alle scuole private
ROMA - Migliaia di studenti in corteo Roma per la giornata di protesta indetta contro la riforma Moratti. E poche ore più tardi a scendere in piazza erano i sindacati confederali che vedevano sfilare in corteo più di 90mila iscritti.
LA PROTESTA DEGLI STUDENTI - La manifestazione degli studenti si è aperta in piazza della Repubblica con il corteo degli studenti organizzato da Uds, Studenti.net, Sinistra Giovanile, Giovani comunisti contro la riforma Moratti. Arrivati a Roma da tutta Italia con treni e pullman speciali, alcune migliaia di studenti (sarebbero 30 mila secondo gli organizzatori) hanno cominciato a sfilare lungo le strade del centro per confluire poi nella manifestazione degli insegnanti e dei lavoratori della scuola di Cgil, Cisl e Uil. Dietro due grandi striscioni con la scritta "La Moratti ruba ai poveri per dare ai ricchi", "Basta, ora parliamo noi", gli studenti contestano la scuola divisa in due e i tagli della Finanziaria.

Un momento del corteo degli studenti contro la riforma Moratti (Infophoto)
Tra gli slogan più gridati "La Finanziaria fatela davvero, libri di testo a costo zero". Gli studenti sono scesi in piazza con slogan e bandiere per rivendicare il diritto allo studio "per tutti e non solo per chi se lo può permettere", protestando contro la decisione del Governo di stanziare altri 100 milioni di euro per la scuola privata, prelevati dal fondo di ultima istanza per la povertà, mentre per l'edilizia scolastica pubblica non c' è neanche un centesimo".
"La finanziaria continua a fare regali alla scuola privata, si dimentica completamente della scuola pubblica e smentisce le
promesse del ministro Moratti che ha ridotto la risorse da 8,5 miliardi di euro a soli 90 milioni", spiega un volantino dell' Unione
degli Studenti che ha anche promosso un' indagine via internet da cui risulta "che studiare costa caro": in media 990 euro all'
anno, tra libri, tasse e trasporti.
LA MANIFESTAZIONE SINDACALE - Poche ore più tardi sfilavano a Roma anche gli iscritti ai sindacati confederali. "Da stasera il ministro Moratti avrà 100 mila problemi in più, quelli che tutte queste persone stanno ponendo per dire che la scuola pubblica è irrinunciabile": così il segretario della Cgil Scuola, Enrico Panini, ha commentato la riuscita della mobilitazione nazionale del mondo della scuola a Roma.
Oltre 100mila iscritti ai sindacati confederali hanno partecipato alla manifestazione contro il ministro Moratti (Ansa)
"Mentre il ministro Bossi chiede di accelerare la devolution, questa manifestazione dichiara l'indisponibilità dei sindacati confederali ad ogni devoluzione dell' istruzione pubblica alle Regioni: i valori delle nostre richieste - ha detto Panini - sono chiari: scuola pubblica, risorse e qualità, esattamente il contrario di quel che il governo sta facendo e ha fatto in questi due anni".
Per il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, la manifestazione di oggi è un "segnale forte che indica che il mondo della scuola e tutti gli insegnanti sono per valorizzare la scuola pubblica, frequentata dal 93% degli studenti". Dopo questa manifestazione, ha detto Di Menna, il ministro Moratti "deve uscire dal suo isolamento e riprendere il confronto col sindacato, perchè il sistema di istruzione è centrale per lo sviluppo del Paese. Una riforma senza il consenso degli insegnanti - ha concluso - può solamente fallire". Il segretario generale della Cisl-Scuola, Daniela Colturani, ha sottolineato dal palco la massiccia partecipazione alla manifestazione di oggi: "Il suo successo è il successo della scuola in trincea, che è riuscita a far sentire la sua voce - ha detto - Cgil, Cisl e Uil e rispettivi sindacati Scuola hanno portato la scuola reale sulla piazza per rivendicare una politica diversa da quella del governo che è deludente, punitiva, mortificante per la scuola pubblica statale


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