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Corriere-Il governo a Cisl e Uil: trattiamo anche sui licenziamenti-Ma Pezzotta e Angeletti: sull'articolo 18 pronti allo sciopero generale

Ieri primo incontro fra le parti sociali, si ripartirà però il 13-14 marzo. E l'esecutivo prepara gli spot sulla riforma del lavoro Il governo a Cisl e Uil: trattiamo anche sui licenziamenti S...

27/02/2002
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Corriere della sera

Ieri primo incontro fra le parti sociali, si ripartirà però il 13-14 marzo. E l'esecutivo prepara gli spot sulla riforma del lavoro

Il governo a Cisl e Uil: trattiamo anche sui licenziamenti

Sacconi: negoziato su tutto. Ma Pezzotta e Angeletti: sull'articolo 18 pronti allo sciopero generale

ROMA - La trattativa fra i sindacati, esclusa la Cgil, e le associazioni imprenditoriali sul mercato del lavoro partirà il 13 o 14 marzo, dopo il congresso della Uil (a Torino dal 3 al 6 marzo). È stato deciso ieri al ministero del Lavoro durante il primo incontro fra le parti sociali. Ma sul negoziato pesa lo scontro sulle modifiche all'articolo 18 dello statuto dei lavoratori proposte dal governo (sospensione, in alcuni casi, del diritto al reintegro per chi viene licenziato senza giusta causa). Ieri il sottosegretario al Lavoro Maurizio Sacconi ha confermato che le parti dovranno discutere anche di questo: "Nella proposta del governo è assolutamente chiaro che gli argomenti da affrontare sono tutti". Ma Cisl e Uil ribadiscono la loro indisponibilità a toccare l'articolo 18, minacciando lo sciopero generale. La Confindustria, invece, vuole discutere il tema. La Uil, ieri sera, al termine di una lunga e tormentata riunione della direzione, ha approvato un documento che pone nuovi paletti, soprattutto sull'agenda del confronto. La Uil "formulerà al governo una proposta di metodo e di argomenti da affrontare". Spiega il segretario confederale Paolo Pirani: "Ci presenteremo al confronto con una piattaforma precisa". Ad esempio, "sugli ammortizzatori sociali l'idea che si possa fare una riforma a costo zero, come vorrebbe il governo, non ci ha mai sfiorato", aggiunge Pirani. Per la Uil, inoltre, "il confronto non potrà estendersi al tema delle modifiche dell'articolo 18". Il sindacato di Angeletti non parteciperà a eventuali incontri su questo e se al termine della trattativa il governo dovesse insistere sulle sue proposte, "la risposta del movimento sindacale non potrà che prevedere lo sciopero generale".
Chi, invece, ha ormai definitivamente scelto di stare fuori dalla trattativa e di andare allo scontro col governo e la Confindustria è la Cgil, che ieri ha formalizzato la decisione dello sciopero generale di otto ore per il 5 aprile. Con una lettera a tutte le sue strutture la Cgil ha messo in moto la macchina organizzativa, facendo appello anche a tutte le forze e le organizzazioni che condividono la lotta della Cgil. Lo sciopero sarà preceduto da una grande manifestazione nazionale a Roma, sabato 23 marzo, mentre il segretario della Cgil, Sergio Cofferati, dovrebbe partecipare alla manifestazione dell'Ulivo di sabato prossimo. Intanto, anche Cisl e Uil preparano, separatamente, le proprie iniziative. La Cisl farà manifestazioni locali il 9 marzo, i metalmeccanici della Cisl hanno proclamato ieri 4 ore di sciopero articolato per il mese di marzo. La Uil manifesterà nei collegi elettorali il 16 marzo. E anche il governo prepara le contromosse. Ha infatti pubblicato un bando di gara per una campagna di informazione fatta di spot tv e annunci radio sui provvedimenti sul lavoro, articolo 18 compreso: lo stanziamento è di 155 mila euro.