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Corriere-E adesso alla maturità la tesina conta meno

E adesso alla maturità la tesina conta meno L'idea di essere giudicati dai propri insegnanti, non li entusiasma. "Ci torchiano con le interrogazioni fin sotto l'esame. Sono condizionati da...

22/04/2002
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Corriere della sera

E adesso alla maturità la tesina conta meno

L'idea di essere giudicati dai propri insegnanti, non li entusiasma. "Ci torchiano con le interrogazioni fin sotto l'esame. Sono condizionati dall'idea che hanno di noi. Meglio essere valutati da un insegnante diverso". Il succo è questo, e viene fuori da un sondaggio condotto dall'Unione degli studenti. Su tremila questionari, il 22% approva la commissione interna, il 78% boccia la formula. Intanto arriva l'ordinanza ministeriale numero 43. E la gioiosa macchina della maturità si mette in moto. Contiene le istruzioni per lo svolgimento degli esami, riprese interamente da quelle dell'anno precedente. Con tre piccole differenze, due commi tagliati (all'art. 20: non si rilasciano al momento certificati sostitutivi del diploma validi per l'iscrizione all'università) e un articolo aggiunto, il venticinquesimo e ultimo, per le direzioni regionali. Anche con le nuove regole i 20 mila maturandi di Milano e provincia e i restanti 30 mila della Lombardia sperano di migliorare la media dei diplomati dello scorso anno: 96,2%.
Ma andiamo con ordine. La prima novità la troviamo all'art.13, quando si dice che il presidente (unica figura esterna) "delega, per ciascuna commissione, un proprio sostituto scelto tra i commissari". E' una nomina formale quella del "sostituto", con tanto di retribuzione aggiuntiva, o no? E quali sono le funzioni che assumerebbe il collega all'interno della commissione? Dovrà essere il "garante", come sostituto appunto del presidente, del corretto operare dei colleghi? Tutto questo l'ordinanza non lo dice.
L'altra novità è all'art.16, quando si parla del colloquio. C'è sempre la tesina come rompighiaccio degli orali, poi "preponderante rilievo deve essere riservato alla prosecuzione del colloquio, che deve vertere sulle diverse discipline". Dunque, di aggiunto rispetto agli anni precedenti c'è quel "preponderante rilievo". Vuol dire che la parte introduttiva dello studente (un quarto d'ora circa) non dovrà valere più di tanto. Molti professori avevano invece già puntato sulla tesina proprio per valutare un qualcosa di nuovo. Per il resto in sostanza non è cambiato nulla. Invariati i meccanismi del credito scolastico (massimo 20 punti), le tre prove scritte e i punteggi dell'esame: massimo 45 punti per i tre scritti e 35 per il colloquio. Più un bonus di 5 punti magari per arrivare a 100.
G. Tes.