Corriere-Cicli scolastici, scontro rinviato sui temi più caldi

Cicli scolastici, scontro rinviato sui temi più caldi

Il Parlamento ha approvato definitivamente la legge delega sul riordino dei cicli scolastici e con essa anche molti ordini del giorno. Non hanno certo il valore di una norma, "suggeriscono" al ministro alcuni nodi problematici da affrontare. Di sicuro, costituiscono un vincolo politico. Quali sono i temi affrontati?
"Il governo è delegato ad adottare, entro ventiquattro mesi, (...) uno o più decreti legislativi per la definizione delle norme generali sull'istruzione". Questo è quanto hanno deciso alla Camera il 18 febbraio, con 238 voti a favore, 6 contro e 4 astenuti (l'opposizione non ha partecipato al voto) e al Senato, in via definitiva, il 12 marzo. Ma tanti ordini del giorno, a corollario di una legge, non se li ricordava nessuno. Invece di proporre emendamenti alle legge, e allungare così i tempi dell'approvazione, i deputati della maggioranza hanno preferito presentare e approvare gli "ordini del giorno" (45 alla Camera e 8 al Senato), oltre ai 4 accolti dal governo come raccomandazione. Non hanno valore legislativo, piuttosto costringeranno "politicamente" il ministro a prestare più attenzione a determinate questioni. E il numero di ordini del giorno sullo stesso tema indica la battaglia più o meno aspra che ci sarà al momento della stesura dei decreti di attuazione. I temi più caldi sono risultati: formazione universitaria degli insegnanti (proposta in 10 o.d.g.); dislessia e integrazione alunni disabili (6 volte); insegnanti precari, graduatorie e specializzazioni (5 volte). Seguono, con 4 o.d.g., la valutazione degli alunni, i piani di studio e il reclutamento del personale. Quindi, funzione docente, valorizzazione professionale e inquadramento del personale e retribuzione degli insegnanti. Infine, autonomia didattica, anticipi di iscrizione e indirizzi nel sistema dei licei. (G . Tes.)