FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3778601
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Corriere-Bonus per le private, nessun limite di reddito

Corriere-Bonus per le private, nessun limite di reddito

Bonus per le private, nessun limite di reddito Via al decreto sugli sgravi per chi sceglie le scuole paritarie. La Moratti: un fatto di giustizia ROMA - I genitori che iscrivono i figli ...

03/09/2003
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Bonus per le private, nessun limite di reddito

Via al decreto sugli sgravi per chi sceglie le scuole paritarie. La Moratti: un fatto di giustizia

ROMA - I genitori che iscrivono i figli alle scuole paritarie, dalle elementari al primo anno delle superiori, possono chiedere un rimborso parziale della spesa sostenuta per la retta. A prescindere dal reddito. Il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, hanno firmato un decreto interministeriale con il quale vengono stanziati 30 milioni di euro l'anno per il 2003, 2004 e 2005. Si tratta di un provvedimento che discende dalla Finanziaria 2003. La proposta, anticipata dal Corriere della Sera , è stata presentata dai parlamentari dell'Udc Ivo Tarolli e Luca Volontè. Si comincia subito. Il contributo, dell'importo di qualche centinaia di euro secondo una stima di massima del ministero, dovrebbe essere erogato, attraverso le Poste, entro il primo gennaio 2004. Potrà essere cumulato con eventuali aiuti finanziari predisposti dalle Regioni, fino alla copertura della retta. Durissime le reazioni della sinistra che parla di "incostituzionalità". Contrari anche i sindacati degli insegnanti. Letizia Moratti ha sottolineato la novità del provvedimento che, per la prima volta, crea un flusso di finanziamenti diretto tra ministero dell'Istruzione e genitori: "È un fatto di equità che favorisce le famiglie nella scelta libera del percorso educativo dei propri figli".

IL CONTRIBUTO - L'ammontare del contributo potrà essere quantificato solo quando sarà noto il numero delle domande. Non è affatto scontato, infatti, che tutti i genitori utilizzino quest'opportunità. Inoltre dovrà essere deciso se assegnare contributi differenti per elementari, medie e superiori, in considerazione del diverso peso delle rette di iscrizione. Al momento dell'iscrizione le famiglie riceveranno a casa il modulo per la domanda del contributo, disponibile anche sul sito www.istruzione.it , con una lettera di spiegazioni. I genitori dovranno dichiarare per autocertificazione il possesso dei requisiti. La scuola poi attesterà la regolarità dell'iscrizione e trasmetterà al ministero, entro il 30 ottobre successivo, i dati contenuti nel modulo: quest'anno però la scadenza è fissata nel 30 novembre. Qualora non lo facesse nei tempi previsti, ci si potrà rivolgere direttamente ai Centri di servizi amministrativi (ex provveditorati). Successivamente il Ministero esaminerà le domande. L'importo sarà calcolato di anno in anno e non potrà superare la retta di iscrizione. L'elenco dei nominativi dei beneficiari, con la somma spettante a ciascuno, sarà inviato alle Poste che provvedranno ad erogare la somma dovuta al netto delle commissioni postali. Se i tempi del decreto saranno rispettati i contributi arriveranno entro il 1 gennaio 2004 per l'anno in corso ed entro il 31 dicembre nei due anni successivi.

LE REAZIONI - Opposizione, con l'esclusione della Margherita, e sindacati dei professori hanno espresso giudizi molto critici. "La libera scelta delle famiglie si garantisce innanzitutto potenziando le risorse per sostenere la scuola pubblica statale", ha affermato Daniela Colturani, segretario generale della Cisl scuola. "Un decreto incredibile" per il segretario generale Massimo Di Menna. Secondo Enrico Panini, leader della Cgil scuola, "al governo interessa solo aiutare la scuola privata". Andrea Ranieri, responsabile scuola dei Ds, parla di incostituzionalità. "Il ministro propone una sorta di bonus che è palesemente anticostituzionale perché il finanziamento diretto, rivolto a chi manda i propri figli alle private, viola il "senza oneri per lo stato" previsto dall'articolo 33 della Costituzione". Per il portavoce dei Cobas scuola, Piero Bernocchi, "è ormai fugato ogni dubbio che il ministro Letizia Moratti sia il ministro della scuola privata". "È scandaloso - ha sottolineato il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio -. Mentre mancano i soldi per precari e edifici scolastici il governo sceglie un modello di scuola privata assistita". Per Luca Volontè dell'Udc, invece, il provvedimento "dimostra quanto il programma elettorale si tramuti in atti".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL