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Corriere-Arrivano i soldi per la riforma che non decolla

Arrivano i soldi per la riforma che non decolla Il dirigente scolastico regionale Novelli ottiene 2.720.000 euro per sostenerla. E promette nomine più veloci Di fronte ai ribelli, alle ...

21/01/2005
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Corriere della sera

Arrivano i soldi per la riforma che non decolla

Il dirigente scolastico regionale Novelli ottiene 2.720.000 euro per sostenerla. E promette nomine più veloci

Di fronte ai ribelli, alle contestazioni e in alcuni casi all'aperto boicottaggio, la riforma Moratti, che a Roma viene applicata all'insegna del "fai da te" e comunque solo da un 20 per cento di scuole (nella totalità dei suoi principi), passa al contrattacco. Su due fronti: quello economico, con un finanziamento "mirato" al sostegno e all'attuazione della legge 53 (per ora operativa solo alle materne, primarie e secondarie di primo grado: ex elementari e medie) per 2 milioni 720.239 euro. Dall'altra, con una serie di incontri e confronti, organizzati dall'ufficio scolastico regionale per spiegare, chiarire e eliminare dubbi su tutti i temi della nuova scuola, ormai arcinoti tra chi ha figli tra i 6 e i 13 anni: il tutor, il portfolio, la seconda lingua, i piani di studio personalizzati.
Complessivamente saranno sentiti 637 dirigenti scolastici. Due giorni fa, nella sede di via Ostiense ne sono stati convocati duecento: tutti presenti. Seguiranno poi gli appuntamenti con gli insegnanti e anche con il personale Ata (Assistenti tecnici amministrativi) che lavora soprattutto nelle segreterie. "Ci siamo resi conto che serviva un supporto e un dibattito molto capillare con il mondo della scuola - spiega Maria Maddalena Novelli, da poco più di due mesi nuovo direttore dell'Ufficio scolastico regionale - perchè ormai siamo entrati nel vivo e questioni ancora aperte come ad esempio la figura del tutor o le ore opzionali vanno chiarite fino in fondo. Adesso, l'arrivo di questi finanziamenti, che sono i fondi della 440 (la legge sull'autonoma ma con un preciso richiamo alla riforma), dovrebbero ulteriormente facilitare il graduale assorbimento di tutte le novità proposte dalla Moratti".
In tutto saranno destinati al Lazio 8 milioni 325.900 euro. Nelle casse delle scuole romane, "entro una decina di giorni da oggi" assicura Novelli, arriveranno 4 milioni 817 euro di cui il 48%, pari a 2.720.239 "per sviluppare la riforma in termni di formazione e realizzazione di iniziative", il 37%, pari a 2 milioni 871 mila euro a tutte le istituzioni scolastiche (quindi anche superiori). Il 15% (della cifra totale per il Lazio), ovvero 1 milione 248.885 euro andranno allo stesso ufficio scolastico regionale "su cui dovremo aprire una trattativa con i sindacati - precisa Novelli - per progetti di formazione".
Dopo i circa 10 mila euro a testa ricevuti un paio di anni fa da una decina di istituti della regione scelti per sperimentare la riforma, di fondi "ad hoc" non si era visto quasi più nulla. Già dallo scorso anno però si è cominiciato a chiedere a tutte le scuole di istituire laboratori d'informatica, reclutare insegnanti specializzati in lingue straniere e, ultima novità dell'autunno, anche di organizzare ore "opzionali" a scelta di genitori tra le più svariate discipline: dal teatro alla fotografia, dal giardinaggio alla scrittura creativa. Con il risultato che troppo spesso vengono "tassate" le famiglie. "Certo, l'arrivo di fondi renderà tutto più semplice ma ciò che ci interessa - dice Novelli- è ricevere il contributo dei docenti, dei presidi, di tutta la gente che nella scuola ci lavora. La legge prevede che si possano inserire suggerimenti e modifiche fino a 18 mesi dalla pubblicazione del decreto attuativo che in questo caso scadono a settembre 2005".
E per rendere meno complicato l'avvio del prossimo anno scolastico scongiurando la solita girandola di supplenti che vengono nominati sempre in ritardo, il neo direttore ha studiando un nuovo modello di lavoro del Csa (ex Provveditorato di via Pianciani) che dovrebbe partire già dal prossimo mese. "Roma è in una situazione particolare, rappresenta il 10% della realtà scolastica nazionale - conclude il direttore - quindi per gli organici la mole di lavoro è enorme. Vorrei organizzare due uffici diversi: uno che si occupi di trasferimenti e mobilità, l'altro delle graduatorie e del reclutamento".
Flavia Fiorentino


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