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Contratto e riforma, venerdì sciopero generale della scuola

L’elenco dei cortei della mobilitazione di Cgil-Cisl-Uil e Snals in tante città italiane.

20/05/2016
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Corriere della sera

Antonella De Gregorio

In piazza per un contratto scaduto da più di sette anni. Per una riforma «calata dall’alto», che ha portato «storture» nelle scuole. Per il problema irrisolto del precariato; per l’odiata valutazione; per far «tornare visibile» il personale ATA (amministrativi, tecnici e ausiliari), sottoposto al blocco delle immissioni in ruolo, al divieto di sostituire assenze, a carichi di lavoro sempre più pesanti. Perché in centinaia di scuole mancano i responsabili dei servizi generali e amministrativi. Scioperano, venerdì 20 maggio, docenti e bidelli. Ma anche i presidi, schiacciati dalle nuove competenze e costretti a reggenze su più scuole. E sfileranno, i sindacati, anche per chiedere il ripristino di corrette relazioni sindacali con il ministero, per riaprire il confronto su temi essenziali, confronto senza il quale «non solo la scuola non migliora ma rischia di peggiorare notevolmente», ha sottolineato Domenico Pantaleo, segretario generale Flc Cgil. Che insieme a Uil scuola, Cisl scuola, Snals-Confsal, ha proclamato l’agitazione.

I cortei

Non si aspettano, i sindacati, che si ripeta la protesta corale del 5 maggio 2015, giorno dello sciopero generale della scuola che vide un’adesione di quasi il 70 per cento con migliaia di prof e studenti in piazza contro l’approvazione della legge 107, la «Buona scuola». Ma ci saranno cortei e presìdi un po’ in tutte le città d’Italia. E in un comunicato congiunto le organizzazioni sindacali prevedono che molte delle 40mila sedi scolastiche sul territorio «saranno chiuse per effetto di una partecipazione che si preannuncia molto alta». A Milano, presidio in piazza Scala, dalle 9 alle 13. A Roma il corteo partirà da Porta San Paolo alle 10, diretto verso il ministero di viale Trastevere, dove si terrà la manifestazione conclusiva con l’intervento di Lena Gissi (Cisl). A Napoli appuntamento in piazza Dante alle 10, da dove partirà il corteo verso piazza Matteotti, con conclusioni di Pino Turi (Uil). Cgil protagonista a Firenze, dove il corteo partirà alle 10 da piazza Demidoff per chiudersi in Piazza Strozzi: sul palco Domenico Pantaleo. E ancora, a Bari, 9.30 appuntamento in piazza San Ferdinando, da dove partirà il corteo. A Bologna, in piazza Roosvelt a partire dalle 9.30. Alla protesta non parteciperanno i docenti impegnati nel concorso perché esonerati.

«Enorme sforzo»

Il rinnovo del contratto «è una richiesta legittima», ma non si deve ignorare quanto il Governo ha fatto per la scuola, ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, alla vigilia della protesta. «Il tema del contratto coinvolge tutto il pubblico impiego, non può riguardare un singolo comparto. Il ministro Madia ha in più occasioni espresso un’apertura su questa questione. Ripartire con il contratto per un settore come la scuola - ha ammesso il ministro - è una richiesta che ha fondamento, ma non si deve prescindere dall’enorme sforzo di fondi messi in campo e diretti all’incentivazione degli insegnanti». Quanto alle reiterate richieste di modifica alla legge 107 che arrivano dal fronte sindacale, il ministro ha ribadito: «la legge è quella. Cerchiamo di attuarla al meglio».