FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3955674
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Conte cede su riapertura scuole infanzia. M5S insorge: assurdo, occhio a malattia Kawasaki e Coronavirus

Conte cede su riapertura scuole infanzia. M5S insorge: assurdo, occhio a malattia Kawasaki e Coronavirus

È del 29 aprile la notizia della disponibilità del presidente Conte sul tema della possibile riapertura a in modalità sperimentale di nidi e scuole dell’infanzia, oltre ai centri estivi e ad altre attività ludico-educative per i bambini

30/04/2020
Decrease text size Increase text size
La Tecnica della Scuola

Alessandro Giuliani

Nel corso degli ultimi giorni, i sostenitori del ritorno a scuola prima di settembre hanno portato a “casa” più di un punto. È del 29 aprile la notizia della disponibilità del presidente Conte sul tema della possibile riapertura a in modalità sperimentale di nidi e scuole dell’infanzia, oltre ai centri estivi e ad altre attività ludico-educative per i bambini: “è un fatto molto importante”, ha detto la parlamentare Rosa Maria Di Giorgi, membro della Commissione Infanzia e Adolescenza e dell’Ufficio di Presidenza del Pd.

Così i genitori torneranno al lavoro con serenità

“Mi sono impegnata personalmente e con convinzione – ha detto Di Giorgi – , con una decina di altri colleghi della maggioranza, in un filo diretto con il presidente Conte per arrivare a questo importantissimo risultato che, tra l’altro, potrebbe permettere a tanti italiani di tornare al lavoro con maggiore serenità”.

Ora le regioni e i sindaci possono sfruttare lo spazio che è stato loro concesso per proporre soluzioni da concordare con i ministri competenti e riaprire in sicurezza spazi ed attività utilissime per i nostri bambini, attraverso protocolli ad hoc.

Nei giorni scorsi, proprio per la riapertura di tutte le scuole in sicurezza, da Firenze era partita una petizione, molto “cliccata”, presentata da un gruppo di genitori e a cui hanno aderito docenti, educatori, pediatri, psicologi, giornalisti.

“Su questo fronte siamo a fianco del sindaco Nardella per fare di Firenze la città capofila dei progetti di riapertura. Anche in vista di quella possibilità, che sembra farsi sempre più concreta, di permettere, sempre laddove possibile, il rientro a scuola almeno di piccoli gruppi di studenti, anche attraverso progetti di didattica all’aperto da accompagnarsi alle lezioni on line. Queste misure – conclude – , con l’estensione del congedo parentale, del bonus babysitter e dell’indennizzo per colf e badanti, offrono agli italiani finalmente uno spiraglio”.

Le proteste del M5S: irresponsabili

L’iniziativa, come altre, non è piaciuta ai deputati del M5s in Commissione Cultura, i quali si sono soffermati sul campanello di allarme, suonato in queste ultime ore, della possibile relazione tra la malattia di Kawasaki e il Coronavirus.

“È ancora tutto da accertare, ma ci pare evidente che chi, in queste ore, ipotizza la riapertura di scuole o di qualsiasi altro assembramento è totalmente irresponsabile”, dicono i grillini. Che dicono di leggere “con un certo sgomento chi vorrebbe riaprire tutto nel Paese, persino le scuole. E purtroppo non siamo parlando soltanto dell’opposizione ma anche di forze della stessa maggioranza”.

Gli esperti: se si apre tutto, 150mila in rianimazione

Dal M5S si ricorda che “un documento stilato dal Comitato Tecnico Scientifico ci dice che il via libera all’insegnamento di persona potrebbe in poche settimane portare allo sforamento del numero di posti letto in terapia intensiva attualmente disponibili a livello nazionale”.

Achille Variati, sottosegretario all’Interno, commentando le ultime proteste di operatori economici e amministratori sulle misure per la Fase 2, ha detto che “nelle ultime 48 ore, Conte è stato sommerso da critiche accesissime. Da molte parti si è invocata con toni forti la riapertura di tutte le attività, subito o in pochi giorni. Ieri però è stato reso noto il rapporto del Comitato Tecnico Scientifico, ed è impressionante. Gli scienziati hanno calcolato che se riaprissimo tutte le attività subito, scuole comprese, ci potremmo trovare già a giugno con 150 mila ricoverati gravi, che potrebbero arrivare a oltre 400 mila per la fine dell’anno“.