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Concorso docenti: 10 mila commissari per valutare 200 mila candidati

Commissioni in salita

22/02/2016
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Tuttoscuola

 Concorso docenti/1. 10 mila commissari per valutare 200 mila candidati

Il Ministero dell’istruzione ha stimato in circa 200 mila il numero dei candidati che chiederanno di partecipare al concorso. Si tratta di una stima attendibile che nasconde, però, l’incognita degli abilitati magistrali diplomatisi entro il 2001-02, rimessi in gioco da varie sentenze.

Proprio il numero degli abilitati magistrali per i concorsi di scuola primaria e scuola dell’infanzia potrebbe far saltare il banco del numero delle commissioni e delle sottocommissioni (una ogni 500 candidati). Molto dipenderà anche dalla distribuzione dei candidati sul territorio nazionale, determinata dalle scelte verso i territori più graditi.

A domande presentate (trenta giorni dal bando), si saprà più concretamente quante commissioni e sottocommissioni nominare. Potrebbe essere necessaria la costituzione di almeno 800 Commissioni (c’è già chi si spinge a prevederne mille). E sarà, comunque, un esercito di commissari.

Ogni commissione sarà composta da un presidente (professore universitario, dirigente tecnico o dirigente scolastico) e da due docenti in veste di commissari; a questi saranno affiancati due membri aggregati (uno per lingue straniere e uno per informatica).

Saranno quindi almeno cinque i membri effettivi che comporranno ogni Commissione. Per ciascun membro effettivo dovrà anche essere nominato un membro supplente, cosicché ogni Commissione avrà bisogno di dieci persone (cinque effettivi + cinque supplenti).

Serviranno, quindi, 8 mila commissari che potrebbero toccare le 10 mila unità.

Un esercito di commissari che metterà a dura prova gli Uffici Scolastici regionali preposti alla costituzione delle Commissioni di concorso.


2. Concorso docenti/2. Commissioni in salita

Tra pochi giorni, dopo la pubblicazione dei bandi di concorso (prevista con tutta probabilità per venerdì 26 febbraio), inizierà un duro lavoro degli Uffici Scolastici per la costituzione delle Commissioni di concorso. I commissari, effettivi e supplenti, verranno scelti da appositi elenchi costituiti dalle domande di coloro che, in posizione di presidenti o docenti commissari, hanno presentato richiesta on line per essere registrati e poi designati.

Filerà tutto liscio? Le difficoltà per formare le commissioni potrebbero essere rappresentate da almeno due elementi di dissuasione non semplici da superare.

Innanzitutto c’è la questione dell’esonero dal servizio. Per tutti niente esonero: lo prevede la legge.

Per i docenti membri di Commissione o aggregati viene soltanto previsto che il dirigente scolastico dell’istituzione in cui prestano servizio deve favorire la partecipazione alle attività delle commissioni dei docenti membri delle commissioni. Nessun esonero nemmeno per i presidenti.

Ma c’è qualcosa di nuovo che viene richiesto ai commissari docenti come requisito indispensabile aggiuntivo per la nomina in Commissione, oltre ai requisiti di rito. Si tratta di un requisito che potrebbe determinare una pesante selezione per l’accesso.

L’aspirante commissario deve possedere infatti uno dei seguenti requisiti: dottorato di ricerca; diploma di perfezionamento equiparato; attività di ricerca scientifica; abilitazione scientifica nazionale a professore di I o II fascia, in settori scientifico disciplinari coerenti con la tipologia di insegnamento; aver svolto attività di docente supervisore o tutor presso i bienni di specializzazione delle scuole superiori per l’insegnamento secondario o presso i corsi di laurea in Scienze della Formazione primaria; aver svolto attività di tutor organizzatore, di tutor coordinatore, di tutor o aver ricoperto incarichi di docenza presso i percorsi; diploma di specializzazione sul sostegno agli alunni con disabilità; diploma di perfezionamento post diploma o post laurea, master universitario di 1 o 2 livello con esame finale, nell’ambito dei bisogni educativi speciali; diploma di perfezionamento post diploma o post laurea, master universitario di 1 o 2 livello con esame finale, nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e comunicazione (TIC).

Non sarà facile trovare migliaia di docenti titolati.

Forse gli USR dovranno ricorrere a nomine d’ufficio…