Città di Salerno-Lsu scuola, la protesta arriva fino a Roma

Lsu scuola, la protesta arriva fino a Roma
Infuocata assemblea contro i licenziamenti Sindacati preoccupati per l'ordine pubblico
Confermato lo sciopero del 27 e deciso un presidio permanente fino al 12 dicembre davanti al ministero

Ciro Marino

Miccia accesa. Cresce la tensione tra gli ex lavoratori socialmente utili della scuola. I sindacati di categoria sono preoccupati per eventuali ricadute sull'ordine pubblico e chiedono l'intervento deciso della Prefettura. L'altro ieri si sono autoconvocati a Napoli, dove c'è stata un'animata assemblea per affrontare i nodi della delicata vertenza. All'ordine del giorno la copertura finanziaria delle risorse necessarie per il proseguimento delle attività per l'anno 2003-2004; la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno. L'assemblea si è tenuta alla presenza delle strutture territoriali e categoriali Cgil-Cisl e Uil Campania. Sindacati chiamati ad affrontare la grave emergenza venutasi a determinare a seguito del mancato rifinanziamento per l'anno scolastico in corso della convenzione nazionale fra il Ministero della Pubblica Istruzione e i consorzi che ha permesso l'assunzione dei 16.000 ex lavoratori socialmente utili, dei quali 6.300 sono presenti nel territorio campano e ben 780 sono della provincia di Salerno. L'allarme è scattato a seguito delle lettere di licenziamento che le aziende cooperative , che fanno parte dei quattro consorzi nazionali, stanno inviando, in questi giorni, ai lavoratori che da circa due anni prestano servizio, nelle mansioni di personale Ata, nelle scuole. Dopo anni di precariato si trovano adesso, dopo quello che doveva essere un percorso per la loro stabilizzazione, di fronte allo spettro della disoccupazione da qui alla fine dell'anno. Da qui la risposta forte dei lavoratori che hanno deciso di proclamare il blocco totale delle attività scolastiche. Inoltre, è stato deciso in assemblea, lo sciopero già proclamato per il 27 novembre prossimo nel capoluogo campano, si terrà a Roma e si concluderà davanti al Ministero del Tesoro dove, a partire da quel giorno e fino al 12 dicembre, giorno in cui il Parlamento dovrà licenziare la Finanziaria, terranno un presidio permanente. " C'è un tentativo maldestro Ð ha detto Franco Tavella Ð di strumentalizzare i lavoratori, sia da parte del Governo che dei consorzi, per coprire le falle di una Finanziaria inefficace per il Sud. Se il meccanismo si è inceppato la Cgil chiede l'immediata assunzione in pianta organica della scuola dei 16.000 lavoratori impegnati nei consorzi". Una situazione delicata e incandescente che richiede la partecipazione, secondo la Camera del Lavoro di Salerno, delle istituzioni e della delegazione parlamentare campana e salernitana. "La drammaticità della vertenza Ð avverte Giampiero Savo Ð non può lasciare indifferenti i maggiori responsabili delle istituzioni, a cominciare dalla Prefettura di Salerno e i parlamentari della nostra regione e di Salerno. Gli eventuali risvolti, oltre che sociali, di ordine pubblico ricadranno sull'intera provincia e regione Campania da qui ai prossimi giorni e, a quel punto, nessuno potrà fingere che non sia successo nulla. Se non interverranno fatti nuovi dal prossimo primo gennaio 2003 ben 6.300 lavoratori in Campania perderanno il posto di lavoro". Altro aspetto è quello riguardante i servizi nelle scuole che rischiano il caos totale. Insomma, una situazione dalle prospettive molto difficili soprattutto sotto l'aspetto occupazionale.