Città di Salerno-Gli ex Lsu della scuola ''No ai salari da fame''

Gli ex Lsu della scuola ''No ai salari da fame''

Ciro Marino

Si profilano giorni difficili per la scuola. Dal blocco totale delle attività a pubbliche manifestazioni. Gli ex lavoratori socialmente utili della scuola (circa 780 nella nostra provincia, ma la vertenza riguarda 17.000 operatori in Italia) hanno dato vita, ieri mattina, presso la Cgil di Salerno, ad un'animata assemblea di delegati e operatori. Esasperati, dopo i cortei e manifestazioni dei mesi scorsi, hanno chiesto al sindacato di farsi promotore di iniziative che sblocchino la situazione in cui si trovano. Un incontro nel corso del quale si è parlato soprattutto di buste paga. Si va dalle 850 mila lire al mese al milione e duecento per trenta ore lavorative al mese. "Salari da fame" hanno gridato alcuni lavoratori agitando, perchè il problema fosse più evidente, le proprie buste paga. Dopo anni di lotte (la stabilizzazione presso consorzi e cooperative è avvenuta nel 2000) non sono ancora riusciti ad ottenere un rapporto di lavoro dignitoso e, per questo, sono disposti ad intraprendere azioni di lotta per conquistare una pari dignità con gli altri lavoratori della scuola ed il superamento dell'orario ridotto. La vertenza degli ex Lsu ha impegnato, nei giorni scorsi, anche le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil che hanno avuto diversi incontri con il Ministero della Pubblica Istruzione proprio sulle garanzie di continuità occupazionale a tempo indeterminato e il finanziamento di tali progetti almeno fino al 2006, oltre che sulla fase di ottimizzazione dei lavoratori ex Lsu impegnati nelle pulizie delle aule scolastiche che dovrà avvenire attraverso un graduale incremento delle prestazioni orarie settimanali. "Sono nodi cruciali dell'intera vertenza - ha affermato Agostino Arguto della Filcams-Cgil - Tutti ricorderanno che solo grazie alle lotte dei lavoratori, sfociate nell'occupazione della stazione, nei mesi scorsi, si riuscì a garantire la copertura finanziaria fino alla fine del 2003. L'altra questione riguarda l'aumento delle ore lavorative e l'aumento contributivo". Sollecitato un incontro con Andria.