FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3929911
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Borse di studio, esclusi due studenti su dieci: «Colpa del nuovo Isee»

Borse di studio, esclusi due studenti su dieci: «Colpa del nuovo Isee»

Le nuove soglie e i criteri rinnovati escludono circa 28 mila studenti idonei dai contributi economici. Alcune regioni stanno emanando bandi d’emergenza. Il ministero ha tempo fino al 28 febbraio per intervenire. Link: «13 giorni di pressing»

18/02/2016
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Valentina Santarpia

Fino a qualche mese fa, si trattava soltanto di un’ipotesi: secondo le stime, con il nuovo Ispe, l’indicatore della situazione patrimoniale che valuta diversamente il patrimonio immobiliare, gli studenti costretti a rinunciare alla domanda per la borsa di studio erano il 25-30%. Adesso, si tratta di una certezza: sulla media nazionale, oltre il 20% degli studenti ha perso la borsa di studio nell’ultimo anno accademico, con una punta del 40% in Sicilia. I dati aggiornati sul numero di studenti che hanno chiesto e ottenuto un sostegno economico, presentati al primo tavolo sui Livelli essenziali delle prestazioni, non lasciano dubbi: gli idonei l’anno scorso erano oltre 135 mila studenti, nell’anno accademico 2015/2016 sono risultati poco meno di 107 mila.Tanti sono gli studenti che rientrano nel tetto massimo indicato dall’Isee, 21 mila euro, ma vengono poi esclusi a causa di quello dell’Ispe (34.069,40 euro). Significa che 28371 ragazzi e ragazze, pur non avendo cambiato la propria situazione patrimoniale, secondo i nuovi parametri non hanno ottenuto una borsa di studio per i nuovi criteri. È il 21% in meno, una percentuale che varia di regione in regione, in base ai criteri usati per il calcolo dell’Isee, come rivelano i dati elaborati da Link coordinamento universitario.

Sicilia maglia nera

Si va dal calo record di Sicilia (-39,62%) e Marche (-28,09%), alle variazioni più contenute dell’Umbria (-4,61%) e del Piemonte (-12,15%). Prendendo in considerazione anche i dati elaborati dall’Udu, l’Unione degli universitari, ci si rende conto poi che nella stessa regione possono esserci discrepanze rilevanti anche tra un ateneo e l’altro: se ad esempio alla Statale di Milano il calo è stato consistente, del 26,39%, al Politecnico è decisamente più contenuto, del 10,61%. Se l’università veneta di Verona ha visto un 33% di ragazzi rimanere a bocca asciutta, la Ca’ Foscari di Venezia presenta u 22% di non idonei. E stiamo parlando di studenti idonei: non è detto che tutti beneficeranno della borsa di studio: «Secondo gli ultimi dati del Miur- rileva Jacopo Dionisio, coordinatore dell’Udu - nell’anno accademico 2014/2015 sono stati più di 38 mila gli idonei non beneficiari: bisognerebbe eliminare la figura tutta italiana dell’idoneo non beneficiario e definire criteri che permettano l’accesso alla borsa di studio e ai servizi ad una platea decisamente più ampia di quella attuale».

Ultimatum al 28 febbraio

«Il problema Isee era stato già evidenziato con forza da studenti e Regioni al tavolo precedente, che si era tenuto ad ottobre, a questo sono seguiti quattro mesi di silenzio da parte del Ministero», sottolinea Alberto Campailla, portavoce di Link—coordinamento universitario. L’associazione chiede l’abolizione del parametro Ispe e l’incremento della soglia Isee minima a 23 mila euro, in modo da consentire alla platea di idonei di raggiungere e superare i valori precedenti all’introduzione del nuovo parametro. E non stiamo parlando di grandi numeri: il diritto allo studio attualmente in Italia copre circa il 10% degli studenti, rispetto ad altri Paesi europei, come la Svezia, dove si supera il 70%. Per ora alcune regioni hanno deciso di tamponare l’emergenza: dopo Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Sardegna anche la Regione Lazio e L’ERSU di Catania si sono dimostrate disponibili ad un aggiornamento delle soglie già da quest’anno. Ma il ministero dell’Istruzione ha tempo fino al 28 febbraio per emanare il decreto di aggiornamento delle soglie Isee e Ispe: e ancora qualcosa potrebbe cambiare per migliaia di studenti esclusi. «13 giorni in cui scriveremo testimonianze di studenti esclusi, di enti che si sono impegnati nella risoluzione del problema, di rappresentanti che hanno organizzato mobilitazioni e incontri, di tutti coloro che hanno fatto la loro parte- conclude Campailla - per ribadire al Ministro Giannini che ora è il suo turno!».


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL