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ANSA-NASCONO NUOVI ORGANI COLLEGIALI, CDM APPROVA DECRETO

Nella scuola arrivano nuovi organi collegiali che concedono piu' spazio a famiglie e studenti, per la prima volta presenti anche a livello nazionale e regionale. Il Consiglio dei Ministri ha, infatti,...

27/11/2003
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ANSA

Nella scuola arrivano nuovi organi collegiali che concedono piu' spazio a famiglie e studenti, per la prima volta presenti anche a livello nazionale e regionale. Il Consiglio dei Ministri ha, infatti, approvato stamani, in via preliminare, uno schema di decreto legislativo che (attuando la delega contenuta nella legge 6 luglio 2002, n.137) riordina gli organi collegiali territoriali della scuola.
Il decreto legislativo - rende noto il ministero dell'Istruzione - prevede, a livello nazionale il
Consiglio nazionale dell'istruzione e della formazione, a livello regionale i Consigli scolastici regionali, a livello locale i Consigli scolastici locali. Questi organi sostituiscono gli attuali (Consiglio nazionale della pubblica istruzione, consigli scolastici provinciali e consigli scolastici distrettuali). Il provvedimento presentato oggi al consiglio dei ministri ha ridefinito le funzioni e la composizione dei nuovi organi collegiali tenendo conto, da un lato, del regime di autonomia delle istituzioni scolastiche e, dall'altro, del nuovo quadro di riferimento alla luce della riforma della scuola. Ha, inoltre, cercato di semplificare i procedimenti di costituzione degli organi collegiali. I nuovi organi collegiali - spiega il ministero - riflettono la rappresentanza delle diverse componenti che partecipano alla vita della scuola e, allo stesso tempo, del sistema delle autonomie scolastiche. Si prevede, infatti, un sistema di nomine 'a catena', che inizia con l'elezione, da parte delle componenti
scolastiche elette nei consigli di istituto, di coloro che entrano a far parte dei consigli scolastici locali. I presidenti e vicepresidenti di questi consigli, entrano a far parte dei consigli scolastici regionali. I presidenti e i vicepresidenti dei consigli scolastici regionali entrano a far parte a loro volta del Consiglio nazionale dell'istruzione e della formazione. Fanno parte di quest'ultimo anche dieci componenti nominati dal Ministro. Il Consiglio nazionale dell'istruzione e della formazione formula proposte ed esprime pareri obbligatori al Ministro sugli indirizzi e standard nazionali del sistema educativo, sui piani di studio nazionali, sulla definizione e valutazione dei crediti scolastici, sulla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di formazione professionale e sui raggruppamenti degli insegnamenti nelle classi di abilitazione. I consigli scolastici regionali esprimono pareri e formulano proposte all'ufficio scolastico regionale e ai diversi soggetti
istituzionali che esercitano, a livello regionale, funzioni connesse all'organizzazione del servizio scolastico e formativo. I consigli scolastici locali esprimono pareri e formulano proposte all'amministrazione scolastica periferica e alle istituzioni scolastiche autonome, in diverse materie, come, ad esempio, la distribuzione dell'offerta formativa, l'educazione permanente, l'alternanza scuola-lavoro, l'orientamento e il raccordo con i percorsi di istruzione e formazione superiore, l'esercizio del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione. Sullo schema di decreto legislativo dovra' ora esprimere il parere la Conferenza unificata Stato Regioni-citta' e autonomie locali. Dopo di che il provvedimento sara' sottoposto all'approvazione definitiva del Consiglio dei Ministri.


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