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Allarme sicurezza nelle scuole «Pochi bidelli, i ragazzi escono»

La denuncia della Flc-Cgil. Il prefetto assicura collaborazione

05/02/2011
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La Nazione

«MEDIE» E' capitato che i ragazzi usino le porte antipanico per uscire


di LAURA VALDESI

POSSONO USCIRE da scuola senza che nessuno se ne accorga. Basta una spinta alle porte antipanico e gli studenti, in molti istituti, riescono ad assaporare di soppiatto il gusto della libertà nelle ore di lezione. «Risultato dei tagli al personale Ata, ossia i collaboratori scolastici. A volte c'è un solo addetto che deve controllare tre piani», denuncia Lorenzo Micheli, segretario della Flc-Cgil. Che ieri mattina ha infatti reso partecipe il prefetto Gerarda Maria Pantalone del problema sicurezza, ricevendo l'assicurazione di un pronto interessamento. «Prenderà contatti con i vigili del fuoco per cercare una soluzione, cercando al contempo di capire come poter agire per quanto attiene alla carenza di personale», prosegue Micheli. E' accaduto più volte «di assistere al corri-corri dei docenti, in vari istituti medi», ribadisce snocciolando le cifre della scure che si è abbattuta sugli Ata «tanto che dal primo settembre sarà difficile, in alcuni casi, trovare anche chi apre e chiude la scuola», rimarca Lucia Guerranti. La seconda tranche di tagli in provincia di Siena rischia di portare alla perdita di altri 150 posti, di cui una cinquantina saranno Ata. Va da sè la decurtazione di numerose ore di laboratorio «anche nelle scuole osserva Rita Petti della segreteria Flc dove l'aspetto pratico era elemento caratterizzante. Vedi il professionale di Colle in cui sono passate da 8 a 3». «Vedi alcuni laboratori dell'Einaudi a Chiusi che non sono stati attivati per la mancanza di collaboratori», si inserisce Guerranti. Insomma, una situazione drammatica rappresentata al prefetto anche sotto un altro profilo: la possibilità che gli studenti i quali intendono iscriversi a una determinata scuola superiore possano farlo. «Un esempio? Ci sono 40 ragazzi, facciamo un'ipotesi, che vogliono fare il Classico a Montepulciano. Si forma una classe di 33, gli altri sette devono ripiegare su Siena o Colle se intendono scegliere questo percorso con i disagi negli spostamenti di un territorio come il nostro. L'alternativa è cambiare indirizzo. Segnaleremo la questione al provveditore Cotoloni affinché sia consentita la possibilità di iscriversi. Il 12 febbraio è l'ultimo giorno utile per scegliere scuola: ci sarà da vederne delle belle».


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