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Unità-Bologna-BOLOGNA Scuola chiusa per ferie? Non proprio

Adriana Comaschi BOLOGNA Scuola chiusa per ferie? Non proprio. In attesa di sciogliere il nodo più intricato, quello delle graduatorie dei precari per le supplenze annuali, previsto per il 28 ...

18/08/2004
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l'Unità

Adriana Comaschi

BOLOGNA Scuola chiusa per ferie? Non proprio. In attesa di sciogliere il nodo più intricato, quello delle graduatorie dei precari per le supplenze annuali, previsto per il 28 agosto, il Csa- ex provveditorato - e i sindacati non chiudono neanche nella settimana più calda dell'anno. Anzi oggi alle 10 le sigle confederali, Snals e Gilda saranno ricevuti negli uffici di via de' Castagnoli per fare il punto della situazione: a cominciare dalla comunicazione di un calendario delle nomine per le diverse fasce.
Sono oltre 25 mila, in Emilia-Romagna, i precari che sperano in un incarico annuale. Ma non tutti si trovano nella stessa situazione: a Rimini, Piacenza, Ferrara e Parma le graduatorie provvisorie per la terza fascia, quella che interessa sia precari "storici" sia i "sissini", sono già uscite. A Ravenna saranno pubblicate il 19, a Reggio il 20, a Modena il 25, a Bologna il 28 e a Forlì-Cesena il 31. Queste ultime, dunque, sforeranno il termine fissato dal ministero per il 25 agosto: con conseguente slittamento delle nomine. A prescindere dalle date rimane poi l'incognita ricorso: con i criteri per il calcolo dei punteggi in graduatoria - calcolo affidato ai Csa, gli ex provveditorati - cambiati in corsa dal ministero per ben 3 volte, aumenta la possibilità di errore nella stesura delle graduatorie. E cresce dunque la probabilità che gli insegnanti si rivolgano al Tar: per farlo, hanno 5 giorni di tempo dalla pubblicazione delle graduatorie provvisorie.
A Bologna, intanto, venerdì si concluderanno le immissioni in ruolo. Un passo non da poco, se si pensa che gli ultimi posti "fissi" sono stati assegnati dal ministero di Letizia Moratti ben tre anni fa, nel 2001, in base alle disposizioni contenute nell'ultima finanziaria dell'Ulivo. Ma saranno in pochi a potersi rallegrare per aver ottenuto la tanto sospirata cattedra: 205 insegnanti, da suddividere tra tutti gli ordini di scuola della provincia bolognese, Imola compresa. I docenti assegnati sono 62 per le scuole dell'infanzia, 86 per le elementari, 24 per le medie, 17 per le superiori e 16 per il sostegno, a cui venerdì dovrebbe aggiungersi almeno un posto. Un magro bottino se si pensa che alle sole elementari i posti disponibili sarebbero almeno 300. Non va meglio al personale Ata: 29 assunzioni, di cui solo 6 di collaboratori scolastici (gli ex bidelli). Eppure per garantire il tempo pieno è fondamentale avere un numero sufficiente di bidelli a coprire l'apertura prolungata delle sedi. Invece, taglio dopo taglio da parte del ministero, già lo scorso anno decine di istituti nel bolognese avevano dovuto "accorciare" i pomeriggi, magari dalle 16.30 alle 14, per mancanza di personale. Costringendo a volte i genitori ad andare a prendere i piccoli in anticipo. Disagi che secondo Nara Orsi, della segreteria territoriale della Cgil scuola, "inevitabilmente si ripeteranno, se le immissioni sono queste". Ma è il numero complessivo di assunzioni a essere "bassissimo, quasi ridicolo- nota la Orsi,- soprattutto se si considera l'enorme aumento che si è registrato, dal 2001 a oggi, della popolazione scolastica in regione, oltre che quello delle richieste di tempo scuola".


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