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Resto del CArlino-Pesaro-Auguri, ma questa riforma ci lascia al verde"

Auguri, ma questa riforma ci lascia al verde" PESARO '#8212; È un augurio dolceamaro quello che ieri diversi esponenti del mondo politico locale hanno rivolto ai 202.954 studenti marchigiani che ...

14/09/2003
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Il Resto del Carlino

Auguri, ma questa riforma ci lascia al verde"

PESARO '#8212; È un augurio dolceamaro quello che ieri diversi esponenti del mondo politico locale hanno rivolto ai 202.954 studenti marchigiani che domani inizieranno la scuola.
"Salutiamo tutti i ragazzi '#8212; ha affermato Roberto Borgiani, assessore provinciale alla Pubblica Istruzione '#8212; ma esprimiamo anche preoccupazione per la politica scolastica del nostro paese, in particolare per i tagli alle risorse della scuola pubblica, la riduzione degli insegnanti, e i vantaggi concessi agli istituti privati".
Ieri in consiglio provinciale, oltre a Borgiani e al presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, c'era praticamente tutto lo staff degli aministratori locali che guidano la pubblica istruzione: dall'assessore regionale Marcello Secchiaroli alla presidente della prima commissione consiliare marchigiana Adriana Mollaroli, fino agli assessori del Comune di Pesaro e Urbino, Maria Pia Gennari e Lucia Spacca.
"Vogliamo dar vita '#8212; ha detto Borgiani '#8212; ad un'azione sinergica tra Comuni, Province e Regione, per contenere al massimo le forti riduzioni del corpo docente e delle risorse previste dalla riforma".
"La Provincia '#8212; ha detto in proposito Palmiro Ucchielli '#8212; sta facendo degli sforzi enormi per garantire un'edilizia scolastica di qualità. Ma ad oggi non ci sono ancora stati assegnati i fondi previsti dalla legge 112, e Tremonti ha annunciato una riduzione del 3% ai finanziamenti dopo che, oltre tutto, la riforma istituzionale ha assegnato maggiori competenze alle istituzioni locali proprio in questo settore".
"La legge Moratti '#8212; ha detto Adriana Mollaroli '#8212; ha eliminato i prinicipi ispiratori della legge Berlinguer: cancellazione dell'obbligo scolastico, già tra i più bassi d'Europa; introduzione del principio dell'"anticipo" nella scelta di vita dello studente dopo la scuola media; divisione tra formazione professionale e istruzione, per cui solo i più stabili economicamente potranno continuare gli studi; e poi c'è l'assegno alle famiglie che scelgono la scuola privata, che viene dato indiscriminatamente, senza valutazioni di reddito".
"Stiamo assistendo '#8212; ha detto l'assessore comunale Maria Pia Gennari '#8212; ad una lenta disgregazione del sistema educativo nazionale, e un sintomo del fatto che non si tratta semplicemente di opposizione politica, sta nella diffidenza degli stessi operatori del settore: a Pesaro infatti solo una scuola ha deciso di aderire alla sperimentazione della Moratti".
"Ci sembra chiaro '#8212; ha detto Marcello Secchiaroli '#8212; che in questa riforma i calcoli economicisti prevalgono sui percorsi didattici. Ma la Regione, pur vivendo la confusione per l'applicazione della legge Moratti e il trasferimento di poteri previsto nella riforma del titolo V della Costituzione, sta attuando tutti i mezzi per affrontare al meglio la situazione".
Benedetta Iacomucci


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