Resto del Carlino: ORA I TAGLI al personale tecnico amministrativo (Ata) della scuola dell’Emilia-Romagna sono nero su bianco.

Gli 88 posti che il Ministero dell’Istruzione aveva chiesto di eliminare sono stati quantificati provincia per provincia e a "soffrire" di piu' saranno Ferrara, Piacenza e Rimini, dove la riduzione di personale sara' identica: 13 unita' in meno.
A Rimini il taglio e' dell'1,32% del personale a fronte di un aumento degli alunni dello 0,29% (sono 35.164); a Ferrara il calo e' dell'1,15%, mentre gli studenti crescono dell'1,79% (34.788); e a Piacenza, la riduzione e' dell'1,33% a fronte di un aumento dello 0,36% degli studenti (32.028). I dati sono riassunti in un documento diffuso dall'Ufficio scolastico regionale che ha trovato il modo per rendere meno pesanti i tagli: a Ferrara, Piacenza e Rimini, la riduzione puo' essere portata da 13 a 11 unita', mentre sale in altre citta'. La prima proiezione tagliava di piu' dove ci sono meno alunni, ma l'Usr ha anche corretto il tiro proponendo la seconda versione in cui tiene conto della variazione del numero di studenti per alleggerire le province piu' piccole. E cosi', ad esempio, il taglio a Bologna come a Modena passa da una prima ipotesi di cinque a otto unita' di personale in meno a fronte di un aumento rispettivamente dell'1,56% e del 2,07% degli studenti (un totale di 97.655 a Bologna e 84.240 a Modena). A Forli', a Parma il taglio sugli Ata invece resta confermato in 10 unita' di personale in meno nella prima come nella seconda ipotesi, pur aumentando gli alunni in emtrambe le citta': dello 0,86% a Parma (46.638) e dell'1,66% a Forli' (46.204).
La proiezione dell'Usr su Ravenna prevede una riduzione del taglio da 11 a nove unita' di personale a fronte di un aumento degli studenti dell'1,02% (39.223 alunni in totale). A Reggio Emilia, invece, la riduzione di personale cresce da otto a 10 unita' passando dalla prima alla seconda ipotesi, mentre gli studenti crescono dell'1,83% (58.458 in totale).
Il documento di lavoro segue una comunicazione dell'Usr che nei giorni scorsi ha chiarito che dai tagli, almeno in questa fase, non c'e' verso di scappare. Anche se evidenziano che manca personale in rapporto all'aumento degli alunni, per il momento non si puo' fare altrimenti. Piu' avanti si provera' a rimediare.