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Repubblica-Torino-FISCHI E INSULTI LA SCUOLA BOLLE

FISCHI E INSULTI LA SCUOLA BOLLE La Moratti ha evitato la visita agli stand, saltando anche quello del suo Ministero "Accettiamo critiche" Studenti, docenti e genitori uniti in una r...

18/05/2003
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la Repubblica

FISCHI E INSULTI LA SCUOLA BOLLE
La Moratti ha evitato la visita agli stand, saltando anche quello del suo Ministero "Accettiamo critiche"
Studenti, docenti e genitori uniti in una rumorosa protesta contro la Aprea
Dopo il contratto e i tagli, un settore in subbuglio. Il ministro resta "blindato"
SARA STRIPPOLI


Se Valentina Aprea, sottosegretario all'Istruzione, e il suo ministro Letizia Moratti pensavano a una giornata serena a passeggio per la Fiera internazionale del libro di Torino, non avevano fatto i conti con lo scontento che continua a serpeggiare nelle aule scolastiche. In prima linea le sigle che venerdì hanno detto di no al nuovo contratto siglato da Cgil, Cisl, Uil e Snals. La firma di venerdì avrà di sicuro placato qualche animo ma non è sttao sufficiente per riportare serenità nel mondo della scuola dove le critiche alla politica del Ministero vanno oltre l'aumento di stipendio e riguardano temi di fondo come i tagli all'organico, il tempo pieno che rischia di saltare e la situazione dei precari.
Già dal mattino un centinaio di docenti, genitori e studenti erano di fronte all'ingresso principale della Fiera con striscione e volantini firmati Cobas e Cub scuola, la confederazione dei movimenti di base: i sindacati concertativi hanno ottenuto il contratto europeo...centrorientale. "Le retribuzioni europee promesse dal Governo non ci sono - ha spiegato Cosimo Schirinzi dei Cub - a meno di non assumere come termine di paragone le retribuzioni dei paesi dell'Europa centrorientale. A questo si aggiunga la vergognosa politica dei tagli che colpisce i colleghi precari ma anche quelli di ruolo".
Quando il sottosegretario ha preso la parola nell'ambito del convegno "I colori del testo. Lettura, ricerca biblioteca, abilità informative: insegnamento e apprendimento", i contestatori le hanno dato il benvenuto con fischi e slogan che le hanno impedito di proseguire: "Vergogna, buffoni, venite a parlare di scuola e di politica scolastica e non sapete neppure cosa state dicendo. Togliete le mani dalla scuola". Gli studenti sono poi usciti dalla sala cantando Bella Ciao e hanno inseguito il sottosegretario e il suo staff continuando ad urlare senza permetterle di replicare. Un po' scossa ma disponibile al dialogo, Valentina Aprea ha ripreso fiato per condannare la protesta e spiegare le ragioni del Governo: "Volevano impedirmi di parlare spostando l'attenzione sul contratto che non hanno condiviso. Mi aspettavo però che rispettassero il contesto internazionale del convegno. Le occasioni per protestare non mancano. Vorrei comunque ricordare - ha aggiunto il sottosegretario - che questo contratto è il più ricco dopo quello siglato nell'88. Lo testimonia la soddisfazione dei docenti e dei sindacati che hanno siglato l'intesa".
Il presidio di Cobas e Cub è proseguito nel pomeriggio in attesa che fosse il ministro Moratti a scendere al Lingotto per partecipare a un convegno nazionale su Scuola e volontariato in programma nella sala Congressi. Avvertita delle contestazioni della mattinata, Letizia Moratti ha evitato ogni possibile contatto con il salone. È entrata da un ingresso laterale ed è uscita dall'hotel Meridien senza concedersi una pausa fra gli stand della Fiera o anche solo quelli del Miur, il ministero dell'Istruzione. Nel suo intervento sui temi del volontariato ha fatto però riferimento alle proteste della mattinata: "È impossibile avere un'approvazione totale. Cercheremo come sempre di lavorare per raggiungere un maggior consenso, capire le critiche, cercare di verificare se è possibile accogliere quelle che sono giuste osservazioni".
Secco il commento di Cobas e Cub: "Quel convegno era blindatissimo, il ministro al solito fa di tutto per evitare scontri e confronti con chi non condivide la sua politica scolastica". Le due sigle annunciano nuove iniziative per i prossimi giorni, il blocco delle adozioni dei libri di testo, il dibattito sull'eventuale blocco degli scrutini: "Noi non ci stiamo - scrivono - e coordineremo la mobilitazione delle scuole in difesa dell'organico e della qualità della scuola pubblica". L'appuntamento è per lunedì alle 16,30 all'istituto Avogadro di corso San Maurizio dove si riunirà il coordinamento delle scuole in mobilitazione contro i tagli all'organico.


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