Repubblica-Torino-Arrivederci ai banchi nel segno della protesta

Stop alle occupazioni degli insegnanti Presìdi e volantini davanti agli istituti Riapertura fissata per il 15 settembre
Arrivederci ai banchi nel segno della protesta
E i genitori della Raineri bloccano il traffico

SARA STRIPPOLI

La scuola chiude, ma nel segno della protesta. Stop alle occupazioni nelle superiori- ieri notte ultimi sacchi a pelo per i docenti dell'Itc Romero di Rivoli - si mobilitano molti papà e mamme delle elementari. Partecipando a un'iniziativa del Coordinamento genitori, ieri mattina molti papà e mamme si sono trasformati in donne e uomini-panino per spiegare davanti ai cancelli delle scuole le conseguenze che avrà la riforma Moratti su organizzazione e programmazione didattica. "Non abbassiamo la guardia - hanno scritto in un volantino distribuito davanti a una ventina di scuole elementari della città - la scuola del futuro apre una serie di interrogativi: primo, a che prezzo classi con bambini dai 2 anni e mezzo ai 6 alla materna e bambini di 7 e 5 anni insieme in prima elementare. Secondo, il tempo pieno sarà a pagamento? Intervallo pranzo senza insegnanti? Terzo, liceo o formazione professionale, una scelta senza ritorno a soli 12 anni?".
Dalla Tommaseo di via Mazzini all'Ambrosini nel quartiere Falchera, dalla Deledda di via Bologna alla Toscanini di via Tofane. In 20 scuole insegnanti e genitori sono stati i portavoce della protesta. Oltre 200 dell'elementare Rayneri di corso Marconi 28, una delle scuole più attive nei giorni scorsi nell'organizzazione di assemblee e girotondi, ieri mattina sono usciti da scuola costringendo i vigili a chiudere la via al traffico.
Per tutti i delegati, lunedì prossimo alle 17,30, è in programma una riunione alla scuola Sibilla Aleramo di via Lemie per coordinare le iniziative di mobilitazione di giugno, luglio e settembre e confermare la denuncia contro il buono scuola votato dalla Regione e bollato come "un attacco alla scuola pubblica e un regalo alle scuole private". Resterà attivo anche durante l'estate il Manifesto dei 500, promotore di numerose iniziative contro la riforma Moratti e della affollata manifestazione pubblica che si era tenuta alla Gam il 22 maggio scorso.
La prossima settimana dovrebbero arrivare i dati definitivi sul numero di cattedre concesse in Piemonte. Ieri tutte le richieste inviate dalle scuole sono state raccolte dalla direzione scolastica regionale che dovrà fare i calcoli e chiarire quante saranno i posti "tagliati" dal decreto che obbliga tutti i docenti alle 18 ore. I Cub scuola, che hanno coordinato le iniziative di protesta degli scorsi giorni, annunciano l'avvio di una terza fase di mobilitazione: "Aspettiamo i risultati e poi decideremo come muoverci", dicono. Tra le proposte attualmente allo studio per concludere la scuola con una trovata fra il ludico e l'ironico un controdiploma-burla da consegnare ai ragazzi in periodo di esame di maturità: "Un certificato che con il nuovo esame rischia di perdere ogni valore", spiegano.
Ieri, come annunciato, la Giunta regionale ha approvato il calendario scolastico per il prossimo autunno. In Piemonte studenti e professori di ogni ordine e grado torneranno sui banchi il 15 settembre. Le lezioni termineranno l'8 giugno 2004, il 30 giugno chiuderanno le scuole dell'infanzia. Le vacanze natalizie andranno dal 24 dicembre al 6 gennaio 2004, quelle di Pasqua dall'8 al 13 aprile. "Tenuto conto del parere della direzione generale e dopo le consultazioni - ha dichiarato l'assessore regionale all'Istruzione Giampiero Leo - abbiamo deciso di far iniziare le lezioni lunedì 15 anziché giovedì 11 settembre, partiremo così il primo giorno della settimana".