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Repubblica-Palermo-Maturità per 53 mila studenti uno su quattro è privatista

VERSO GLI ESAMI Ultimi giorni di preparazione, la maggior parte dei ragazzi ostenta tranquillità Maturità per 53 mila studenti uno su quattro è "privatista" Attesa senza stress, mercoledì la...

15/06/2003
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la Repubblica

VERSO GLI ESAMI
Ultimi giorni di preparazione, la maggior parte dei ragazzi ostenta tranquillità
Maturità per 53 mila studenti uno su quattro è "privatista"
Attesa senza stress, mercoledì la prima prova scritta

"Dobbiamo riconoscere che il confronto con i docenti esterni era molto più difficile"
Con la possibilità di istituire commissioni interne gli istituti paritari fanno registrare un autentico boom di iscrizioni
SALVO INTRAVAIA

Pochi giorni per ritoccare la preparazione e poi via alla maturità. Mercoledì al suono della campanella oltre 53 mila studenti siciliani si cimenteranno con la prova scritta di italiano, con la novità che quest'anno circa un quarto di loro si presenta da "privatista". Il giorno dopo (il 19 giugno) sarà la volta dello scritto d'indirizzo (matematica allo Scientifico e latino al Classico, per esempio). Dopo tre giorni di pausa, lunedì 23 sarà la volta della terza prova scritta e, dopo la pubblicazione dei risultati degli scritti, tutti di fronte la commissione per il colloquio pluridisciplinare.
Dopo le modifiche introdotte dal ministro dell'Istruzione Letizia Moratti - commissioni formate esclusivamente da docenti interni alla scuola e presidente esterno, con funzione di "notaio" - l'esame di Stato ha perso buona parte del suo "fascino" e i maturandi non sembrano troppo preoccupati: insomma niente batticuore e pianti. C'è anzi, tra gli studenti, chi critica la formula morattiana. "Senza nulla togliere ai nostri insegnanti, l'esame con i docenti esterni era un valido banco di prova per gli studenti. Anche se occorre riconoscere che le probabilità di sbagliare la valutazione da parte della commissione sono ridotte al minimo. Per questo siamo abbastanza tranquilli", dice Filippo Amato, studente di quinta A dell'industriale Majorana di Palermo. Le ragazze l'esame lo "soffrono" di più. Diana Chiazzese della quinta G del Cannizzaro considera "normale avere comunque un po' di paura". Qualche preoccupazione per lo scritto di italiano, che può essere svolto sotto forma di articolo di giornale, saggio breve, analisi del testo o del più tradizionale tema, mentre della terza prova gli alunni conoscono già la tipologia (test a risposta singola, a risposta multipla o problemi a soluzione rapida, i più ricorrenti). Rischia l'esclusione dall'esame chi usa cellulari o altre diavolerie che consentono di comunicare l'esterno.
Ma quelli che fra qualche giorno prenderanno il via sono gli esami che passeranno alla storia per il boom di candidati esterni (i cosiddetti privatisti, che essendosi preparati da soli si presentano agli esami senza avere frequentato neppure un giorno di scuola) e "saltanti": per merito, coloro che in quarta sono promossi con almeno otto decimi in tutte le discipline, o perché soggetti agli obblighi di leva. I dati mostrano che, dopo le modifiche introdotte dalla Moratti sulle commissioni d'esame - che consentono alle paritarie di esaminare i propri alunni con i docenti interni - presunti geni, militari e privatisti, prediligono a stragrande maggioranza le scuole non statali, malgrado si paghino fior di quattrini per frequentare le lezioni e sostenere gli esami. Due anni fa - quando le commissioni erano ancora composte per metà da membri interni e per l'altra metà da commissari esterni - le scuole paritarie avevano ottenuto soltanto in primavera l'ok dall'assessore regionale alla Pubblica istruzione, Fabio Granata: e dunque non avevano potuto iscrivere gli esterni. I privatisti dunque potevano sostenere gli esami solo nelle scuole statali. La loro quota era solo il 5 per cento del totale. Adesso le scuole paritarie siciliane di maturandi ne contano quasi un quarto del totale, stessa cosa per i "saltanti" che nelle paritarie sono 6 su 100, mentre allo Stato praticamente non esistono. E se in provincia di Palermo un candidato su cinque delle paritarie è esterno o "saltante", in alcune realtà siciliane il dato è abnorme se confrontato con quello delle scuole statali. Nelle province di Caltanissetta e Agrigento "saltanti" e privatisti addirittura superano come numero gli interni, mentre a Trapani si attestano al 25 per cento.


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