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Repubblica-Palermo-Il governo taglia 205 prof ,Rischia il posto chi insegna in più scuole

Una norma della nuova Finanziaria prevede l'eliminazione delle "cattedre orario esterne" Il governo taglia 205 prof Rischia il posto chi insegna in più scuole SALVO INTRAVAIA Finanzi...

03/11/2002
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la Repubblica

Una norma della nuova Finanziaria prevede l'eliminazione delle "cattedre orario esterne"
Il governo taglia 205 prof
Rischia il posto chi insegna in più scuole

SALVO INTRAVAIA

Finanziaria di tagli per la scuola. Quasi mille docenti siciliani rischiano dal prossimo anno scolastico di ritrovarsi in soprannumero perché il governo ha deciso di tagliare le cosiddette "cattedre orario esterne", cioè quelle costituite fra più scuole. Nella sola provincia di Palermo quest'anno ce ne sono più di 205. La novità - che non farà certo piacere a centinaia di docenti di ruolo anche da decine d'anni e che rischiano di diventare precari, di andare in mobilità o, se non trovano posto, di essere licenziati - è contenuta nel primo comma dell'articolo 22 del disegno di legge sulla Finanziaria, che con una formula sibillina afferma: "Le cattedre con orario inferiore all'orario obbligatorio d'insegnamento dei docenti sono ricondotte a 18 ore settimanali", se non si determinano situazioni di soprannumero. Ma gli eventuali docenti in soprannumero salvati dall'attuale testo di legge sono soltanto quelli che insegnano in una sola scuola. Se l'articolo 22 della Finanziaria, già approvato dalla commissione Bilancio della Camera, rimarrà inalterato, i docenti di ruolo che si ritrovano a fare i pendolari fra due o addirittura tre scuole non saranno graziati.
Attualmente il 57 per cento dei docenti italiani insegnano per meno di 18 ore, dedicando la restante parte alle supplenze. Riportare tutte le cattedre a 18 ore di insegnamento avrà pesanti ripercussioni anche sul precariato, che attraverso gli spezzoni di ore "residue" (pacchetti inferiori a 15 ore settimanali) racimolano una supplenza anche per tutto l'anno. In Sicilia sono state attribuite nell'agosto scorso oltre 16.500 ore che hanno dato lavoro a più di mille supplenti. Nella sola provincia di Palermo le ore "vacanti" - che determinano una supplenza valida fino al 31 agosto - assegnate ai supplenti sono state 1.800. Con le novità della Finanziaria molti precari rimarranno disoccupati e per le supplenze rimarranno le briciole.
Ma non sono solo i docenti a rischiare. La scure della Moratti cadrà pesantemente sugli organici del personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) con un taglio del 6 per cento in tre anni: secondo la Cgil Scuola, in Sicilia verranno meno 1.800 posti. E non trova soluzione la questione dei Ctp (i centri territoriali permanenti), che non possono attivare la maggior parte delle attività di Educazione degli adulti (nella provincia di Palermo sono circa 1.200 gli alunni intenzionati a conseguire la licenza media o altri titoli di specializzazione, come la patente informatica europea) per mancanza di bidelli, previsti dal ministero solo nelle sedi ma non nelle succursali.
Nelle scorse settimane il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, ha richiesto l'autorizzazione ad assumere (come semplici supplenti) 99 collaboratori scolastici per i 77 centri funzionanti in Sicilia. Ma da viale Trastevere non è arrivato il sì. "Non ci sono molte speranze - ammette Di Stefano - che da Roma ci autorizzino".


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