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Repubblica-Bari-Sperimentazione in 28 scuole ma nelle altre si pagano i tagli

Meno classi a tempo pieno, addio assistenti per disabili Sperimentazione in 28 scuole ma nelle altre si pagano i tagli Si vive il contrasto tra strutture attrezzate e altre mo...

15/09/2002
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la Repubblica

Meno classi a tempo pieno, addio assistenti per disabili
Sperimentazione in 28 scuole ma nelle altre si pagano i tagli
Si vive il contrasto tra strutture attrezzate e altre molto fatiscenti L'Uds: sarà battaglia


Doveva essere l'anno della riforma della scuola e invece passerà alla storia come l'anno della sperimentazione. Il direttore dell'ufficio scolastico regionale Giuseppe Fiori ne è molto fiero. In realtà tra materne, elementari ed istituti professionali il test della Moratti coinvolge solo 28 scuole sulle 926 della Puglia. Che si farà in tutte le altre? In sostanza, rispetto agli anni scorsi, ci sarà molto di meno.
Di meno sono gli insegnanti per effetto del taglio delle cattedre. La Moratti ne ha decurtate 744 e di conseguenza nelle scuole materne elementari e medie ci sono 252 classi in meno. Zero, rispetto agli altri anni, sono le immissioni in ruolo. La Finanziaria consentiva solo assunzioni per un anno, quindi semplici supplenze. Tutto ciò vuol dire meno classi col tempo pieno, meno attività extrascolastiche. È stata eliminata del tutto la figura dell'assistente per i disabili, sostituita dai bidelli. Invece, sotto il profilo dell'edilizia si vive il contrasto tra scuole megattrezzate (l'Itc Romanazzi), edifici che risorgono (l'elementare "Garibaldi") e istituti fatiscenti (l'Ipsia di Gravina). Ma ci sono anche, specie a Bari, circoli con i lavori in corso (a Poggiofranco e nel centro cittadino) nei quali non si sa quando e come inizierà l'anno scolastico. Ciò che resta più meno in pari sono le liste d'attesa alle materne. Lì nessuno ha avuto il coraggio di tagliare cattedre, ma neanche di aumentarle nonostante le necessità. Di più, rispetto all'anno scorso, sono le classi delle superiori, ma secondo i sindacati non sufficienti. Aumenterà in compenso il numero dei ricorsi perché a Foggia e Lecce non è stata presa in considerazione la sentenza del Tar del Lazio per le graduatorie dei supplenti. È cresciuto a dismisura anche il prezzo dei libri e del materiale didattico. Ma soprattutto più intense degli anni scorsi si annunciano le proteste, l'Unione degli studenti minaccia battaglia, lunedì il Forum per la scuola pubblica discuterà di riforma, sperimentazione e rischio di chiusura delle scuole. Mentre l'associazione per la tutela dei diritti dei disabili "Volare più in alto" in una nota manifesta tutta la propria preoccupazione per trasporto, autisti, parcheggio, assistenti e insegnanti di sostegno. Non si sa ancora se servizi e personale ci saranno, e, soprattutto, come saranno.
(a.gri.)


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