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Repubblica-Bari-Formazione e riforma Moratti Un futuro di contraddizioni

POLEMICA Un confronto organizzato dalla Cgil con il segretario nazionale Dario Missaglia Formazione e riforma Moratti "Un futuro di contraddizioni" Venti ragazzi sono andati all'ufficio di col...

02/04/2003
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la Repubblica

POLEMICA
Un confronto organizzato dalla Cgil con il segretario nazionale Dario Missaglia
Formazione e riforma Moratti "Un futuro di contraddizioni"

Venti ragazzi sono andati all'ufficio di collocamentto: per noi non esistete
Nessuna garanzia sulle ore da passare in azienda e sui contenuti dei corsi
ANNA GRITTANI

Un punto interrogativo imbarazzante su un futuro indefinibile. Come sarà la formazione integrata secondo la riforma Moratti? Un'opportunità per realizzarsi nel mondo del lavoro o una separatezza da subire? Mentre si discute in casa Cgil sulla scuola del futuro arriva un interrogativo concreto per i quattro relatori, i presenti e e tutto il mondo della scuola. Venti ragazzi che da giugno dell'anno sono impegnati in un progetto sperimentale di formazione integrata, hanno chiesto alla prof di inglese di fare una domanda: "Noi chi siamo? Questo corso biennale di 2400 ore che si chiama formazione integrata e che ci rilascia l'attestato di operatore informatico aziendale, a cosa serve e dove ci porta?". Se lo chiedono perché dopo essere stati convinti dai docenti a rientrare a scuola, sono andati all'ufficio di collocamento a chiedere informazioni e si sono sentiti rispondere che il loro corso non può essere preso in considerazione per l'inserimento nelle liste. I venti sono ragazzi "drop-out", convinti dagli insegnanti del professionale Gorjux a tornare tra i banchi seguendo questo percorso (realizzato insieme ad un centro di formazione professionale), nel quale, accanto ad ore di lezione sono previsti stage e visite in aziende.
"L'esperienza iniziata a giugno dell'anno scorso è andata bene", racconta la prof di inglese Maria Rosaria D'Aprile, ma adesso i ragazzi pretendono una risposta e la vogliono subito. Hanno dato anche una scadenza: oggi alle 12. Cosa possono dire i relatori Francesco Sofia presidente di Proteo Fare Sapere, Gianni Milici segretario regionale della Cgil scuola, Filomena Trizio, stessa carica nella Cgil Puglia e cosa può aggiungere il segretario generale nazionale della Federazione formazione e ricerca della Cgil Dario Missaglia?
"Il futuro è incerto perché la riforma è piena di contraddizioni", commenta il segretario nazionale. "Impone all'età di 13 anni di scegliere tra i licei e la formazione professionale, però dice anche che a partire dal 15° anno di età il ragazzo può riprendere gli studi seguendo un percorso nel quale si alternano formazione e lavoro. È un argomento al quale mi dedico da anni: l'alternanza è un metodo, non un canale. Non viene fornito nessun chiarimento sulle garanzie date agli studenti per le ore in azienda e neanche sui contenuti formativi. All'argomento la legge dedica poche righe che non chiariscono nulla; ecco perché in Puglia la sperimentazione di questa parte della riforma non è riuscita a partire ed ecco il motivo per cui domani affronteremo in Confindustria il tema della formazione". Per Gianni Milici i 9 milioni di euro messi per la sperimentazione (rivolta solo a 270 ragazzi) avrebbe consentito di finanziare la terza area (quella professionalizzante) degli istituti professionali. "Con la legge Moratti che arriva in una situazione già difficile, la Cgil è chiamata a riflettere e a mantenere un atteggiamento di forte contrapposizio per stabilire un nuovo patto tra scuola e società".


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