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Repubblica-Bari-Colpa dei tagli, sarà il caos degli orari

Le materie insegnate tradizionalmente da un solo docente, come italiano e storia, saranno separate. Più colpiti scientifici e tecnici "Colpa dei tagli, sarà il caos degli orari" All...

18/06/2003
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la Repubblica

Le materie insegnate tradizionalmente da un solo docente, come italiano e storia, saranno separate. Più colpiti scientifici e tecnici
"Colpa dei tagli, sarà il caos degli orari"
Allarme dei presidi: il prossimo anno meno prof e classi più affollate
Il dirigente del Sacchi: "Per matematica e fisica ci saranno più corsi per un solo docente. Si mette in crisi la continuità didattica"
Tre strategie per far fronte all'emergenza: eliminazione dell'organico funzionale, classi con 25 alunni e cattedre di 18 ore


Meno professori, classi più affollate e divisione tra le materie tradizionalmente abbinate. Gli studenti pugliesi dal 18 settembre prossimo dovranno fare i conti con le conseguenze del taglio degli organici stabilito dalla Finanziaria. Una decurtazione che inizialmente era ancora più corposa: 891 posti in meno in tutta la Puglia. Poi si è scesi a 742 per effetto di un accordo (con Snals, Cisl e Uil) che ha salvato 30 cattedre e per l'aggiunta di 119 posti alle elementari, messi a disposizione dei bambini che andranno in prima con un anno di anticipo come previsto dalla riforma Moratti.
La direzione scolastica regionale della Puglia è riuscita a ridurre i posti con tre strategie: eliminazione dell'organico funzionale, classi portate a 25 alunni, salvo eccezioni, e cattedre di 18 ore. "È un'operazione sostenibile" è stato ripetuto più volte dai vertici della direzione. Ma cosa ha comportato? Per la prima volta nella storia della scuola le materie "gemelle" tradizionalmente insegnate da un unico docente potrebbero divorziare. Italiano separato da storia, matematica da fisica e ancora storia da filosofia. E non basta, al quinto anno la classe potrebbe cambiare il professore, anche nell'ipotesi che il docente rimanga nella stessa scuola; inoltre un malcapitato docente, commissario nella maturità 2004, ha serie possibilità di trovarsi contemporaneamente in tre commissioni perché prof in altrettante quinte. Insomma un minestrone fatto di orari con i quali i dirigenti degli istituti, in questi giorni, stanno letteralmente impazzendo. A settembre il rompicapo sarà dei docenti, specie di quelli costretti a cambiare scuola anche per una sola ora.
I più penalizzati sembrano essere gli insegnanti, e naturalmente gli alunni, dei licei scientifici e degli istituti tecnici, qualche problema anche ai classici. "È un vero rompicapo" esordisce Emanuele Stellacci, dirigente del liceo scientifico "Scacchi". "La mia scuola perde una cattedra intera di storia e filosofia, una di matematica e fisica e spezzoni di inglese". E spiega le conseguenze. "Prima le ore settimanali di storia e filosofia erano 14-15, il resto dell'orario si compiva restando a disposizione, adesso con la cattedra portata a 18 ore, chi aveva tre classi di un solo corso dovrà averne quattro". La quarta sarà chiaramente in un'altra sezione. E i potenziali problemi non sono finiti. "Anche per matematica e fisica '#8211; continua il dirigente '#8211; ci saranno inevitabilmente più corsi per un solo docente. La conseguenza è la rottura della continuità didattica, particolarmente importante per la matematica".
Poi spiega il caso dell'inglese nel quale l'insegnante che aveva in tutto 17 ore per conquistare la diciottesima, anziché avere un intero corso, insegnerà in due prime e tre seconde o in due terze e tre quinte. La conseguenza? "Conflittualità per i libri di testo che cambieranno col docente e anche tre commissioni alla maturità per un solo professore". I licei classici si salvano perché le cattedre delle materie "caratterizzanti" sono quasi tutte di 18 ore e quelle di 17 (ad esempio latino e greco nel triennio), non si possono portare in nessun modo a 18. I problemi si porranno però per la matematica. La cattedra è infatti di 16 ore. La soluzione trovata da Rachele Tateo, dirigente del liceo Socrate, è la compensazione con una classe del ginnasio dove le ore di matematica sono soltanto due. "L'accortezza sarà affidare al docente un'altra quarta ginnasiale o la fisica al secondo liceo, anno nel quale si comincia questa materia, così non ci saranno grossi traumi". Come quelli degli istituti tecnici, per le materie letterarie e le discipline giuridiche. Ciò che succederà all'Itc "Romanazzi" lo spiega la vicepreside Tina Lattanzio: "Italiano e storia in alcuni casi dovranno essere divise perché per arrivare a 18 ore il docente dovrà assumere l'insegnamento dell'italiano in un'altra prima". Stellacci è amareggiato: "Dovrò spiegare ai genitori questo mutamento, non certo dovuto alla mia volontà".
(a. gri.)


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