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Messaggero Veneto-Riforma Moratti, si teme il caos

Riforma Moratti, si teme il caos Toto-candidature per la sperimentazione: 'favoriti' un circolo cittadino e uno pedemontano Avanti adagio con la mini-riforma sperimentale della scuola per l'inf...

10/08/2002
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MessaggeroVeneto

Riforma Moratti, si teme il caos
Toto-candidature per la sperimentazione: 'favoriti' un circolo cittadino e uno pedemontano

Avanti adagio con la mini-riforma sperimentale della scuola per l'infanzia e il primo anno delle elementari: per la provincia di Pordenone uno, al massimo due i circoli didattici coinvolti, secondo i piani del ministro dell'Istruzione Moratti, da settembre. Quali i prescelti? Mistero fitto per ora anche sui criteri di scelta delle 200 scuole che a livello nazionale daranno alla luce la riforma 'in vitro'. Il borsino delle candidature si impenna comunque: nel salotto scolastico del Pordenonese c'è chi giura e spergiura sul primo e secondo circolo didattico del capoluogo, ma avanza l'ipotesi di un decentramento verso la Pedemontana per il secondo istituto prescelto, magari a Spilimbergo o Maniago, se non Meduno. Fantasie e chiacchiere per ora, capaci però di mettere in moto i desideri dei genitori e magari la corsa all'iscrizione dei bambini in quei circoli didattici che saranno baciati dall'opzione-Moratti.
"I genitori hanno cominciato a chiedere informazioni sull'anticipo delle iscrizioni a 2 anni e mezzo dei propri figli alle materne dal mese di gennaio '#8212; raccontano dalle segreterie del primo e terzo circolo di Pordenone, dall'istituto comprensivo di Azzano Decimo e da Sacile '#8212;. Anche famiglie di extracomunitari, che sperano nella scolarizzazione precoce perché potrebbe aumentare il reddito con ore di lavoro aggiunte per la madre. Pure per l'anticipo a 5 anni e mezzo in prima elementare l'attesa delle famiglie cresce, ma come sarà possibile accontentare queste richieste, in termini di locali, strutture e personale?".
Tutto da decidere in tandem con gli enti locali, fa sapere il ministero dell'Istruzione impegnato a promuovere quella che già viene definita una riforma di piccolo cabotaggio. Il pressing delle famiglie sarà il cavallo di Troia politico per ottenere consensi alla riforma? Il nodo delle risorse sarà il più duro da sciogliere, assieme all'opposizione di Cgil scuola. "Perseverare è diabolico e la riforma a tutti i costi voluta dal ministro Moratti prima della discussione democratica in Parlamento puzza di zolfo '#8212; ironizza Gianfranco Dall'Agnese di Cgil scuola '#8212;. L'applicazione in via sperimentale della riforma cade sulle teste delle segreterie scolastiche in pieno agosto e provocherà soltanto caos e un aumento spropositato di lavoro. Inoltre, come sarà possibile conciliare i tagli inferti all'organico docente con l'aumento dell'utenza nelle scuole-pilota? Dove sono gli spazi? A settembre daremo battaglia, anche perché ci chiediamo: dove gli enti locali attingeranno le risorse?".
Chiara Benotti


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