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Messaggero Veneto-I sindacati della scuola criticano la sperimentazione voluta dal ministro

Previti (Uil): "Fermate la Moratti" I sindacati della scuola criticano la sperimentazione voluta dal ministro (C.B.) La riforma della scuola dove rischia di finire? La famosa lista nera stilata...

07/08/2002
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MessaggeroVeneto

Previti (Uil): "Fermate la Moratti"
I sindacati della scuola criticano la sperimentazione voluta dal ministro

(C.B.) La riforma della scuola dove rischia di finire? La famosa lista nera stilata dal ministro Moratti è davvero un dato allarmante?
"Il ministro Moratti - afferma Ugo Previti, segretario regionale Uil scuola - metta uno stop a questo modo di procedere. Occorre un concreto riformismo senza il quale prevalgono a turno massimalismo, conservazione, improvvisazione. Una sperimentazione decisa ad agosto per settembre rappresenta un pasticcio e non ha possibilità di essere attuata in modo serio".
Così, osservando come riformare concretamente tutta la scuola non sia cosa che si può fare dall'oggi al domani, Ugo Previti continua constatando: "La sperimentazione richiede: il parere del Consiglio nazionale pubblica istruzione (Cnpi) convocato il 10 settembre; la convocazione dei collegi dei docenti che devono analizzare, valutare e progettare secondo quanto contenuto in 200 pagine elaborate da super - esperti in mesi di lavoro; la ridefinizione del piano dell'offerta formativa; l'individuazione del maestro prevalente; la delibera degli organi della scuola; la disponibilità dei Comuni. Altro è monitorare e valutare alcune esperienze prima di avviare una riforma compiuta - chiarisce Previti-. E poi il prossimo anno scolastico saranno ancora una volta le scuole, gli insegnanti, nella loro autonomia, a farsi carico dei tanti problemi e delle tante sollecitazioni e a garantire una scuola di qualità. Il Governo pensi a riconoscere economicamente tale impegno, procedendo rapidamente al rinnovo del contratto scaduto nel dicembre 2001".
A livello locale poi, seppur il livello dei parametri alunni-docenti sia sotto la media nazionale, il problema appare complesso ed articolato. Spazia dalla creazione di progetti (come quello della mensa portato avanti dalla scuola media Locchi e non sovvenzionato), alla ridistribuzione più equa dei fondi, alla diversificazione degli organici tra scuole italiane e slovene per ciò che concerne le province di Gorizia e di Trieste che così facendo, pur tutelando gli insegnanti sloveni, dovrebbe alzare la "percentuale morattiana".



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