Mess.Veneto-Oltre trecento posti di ruolo assegnati ai docenti di religione

Il sindacato critico sulla ripartizione delle cattedre
Oltre trecento posti di ruolo assegnati ai docenti di religione
La Cgil: "Colpisce il contrasto coi numeri delle statali"

Cattedre "benedette" per gli insegnanti di religione cattolica: 309 sdoganate dal ministero dell'Istruzione nell'operazione ruolo 2004, in Friuli. A conti fatti, il pacchetto delle assunzioni regionali si dilata: 245 cattedre laiche per i precari statali senza "santi in Paradiso" (68 nel Pordenonese, 12 mila 500 nel Belpaese), 57 posti Ata (13 in provincia per ausiliari-tecnici-amministrativi), altre 7 riservate al cosiddetto personale educativo degli educandati o convitti (6 a Udine e 1 a Trieste, pare) e 309 degli irc (a livello nazionale 15 mila 550 in un triennio: da settembre il 60% dei posti e per la diocesi di Pordenone forse saranno una sessantina). Cattolici conviene, in aula?
"Colpisce amaramente il contrasto tra l'entità globale dei posti autorizzati per l'immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica e il numero delle cattedre previste per il resto dei docenti precari - criticano i vertici cigiellini Antonio Luongo e Carla Franza -. Il concorso-sanatoria regionale per gli irc ha promosso tutti i 195 concorrenti nelle scuole di base dalle materne alle medie inferiori e tutti i 154 delle secondarie superiori (52 a Pordenone, 17 a Gorizia, 65 a Udine e 20 a Trieste). La ripartizione delle cattedre di ruolo del Miur: 30 nelle scuole materne, 45 per le elementari, 54 dell'area medie di primo grado e 80 nelle superiori. Incontreremo il direttore regionale Cataldi per chiedere informazioni sulla tempistica delle assunzioni a tempo indeterminato".
Il decreto legge "omnibus" dovrebbe salvare i tempi troppo stretti del 31 luglio e dare ossigeno alle operazioni di nomina a fine agosto. Altra idea del Miur per i precari sforniti dell'abilitazione è il rinnovo delle graduatorie di terza fascia di istituto entro il 31 agosto (pare probabile il decreto il 30 luglio).
"Una bella pensata per rovinare del tutto le vacanze ai precari non abilitati - è il coro delle proteste di Cgil e Cisl scuola -. Chiediamo una proroga della scadenza a metà settembre, anche per non soffocare le segreterie scolastiche con una mole di lavoro extra". (c.b.)