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Mess.Veneto-Formazione controversa sulla riforma Moratti

Formazione controversa sulla riforma Moratti Formazione o informazione sulla riforma della scuola primaria soltanto a pelle di leopardo nei 22 istituti della provincia. Al via nei circoli ...

24/06/2003
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MessaggeroVeneto

Formazione controversa sulla riforma Moratti

Formazione o informazione sulla riforma della scuola primaria soltanto a pelle di leopardo nei 22 istituti della provincia. Al via nei circoli didattici di Pordenone, Porcia, Cordenons, frutto della libera scelta dei collegi docenti. Stoppata altrove, come nella Pedemontana, a Sacile, forse nel terzo circolo di Pordenone. Circa una decina le scuole 'obbedienti' ai suggerimenti primaverili del ministero di un approccio anticipato a giugno sulle linee guida del teorema Moratti, ma i sindacati ribadiscono la libertà assoluta dei docenti. Meglio 'disobbedire'? Di certo il Miur ha decellerato la spinta riformista e mancando pure il decreto attuativo, il cantiere dei cicli sembra destinato a costruire soltanto una sperimentazione volontaria (decisa in proprio da ogni istituto) in prima e seconda elementare dal prossimo settembre.
"Il ministero dell'istruzione da noi sollecitato ha chiarito in una circolare che le attività di formazione e aggiornamento sono di competenza dei collegi docenti '#8212; puntualizza il segretario cislino Marisa Susanna '#8212; e nel pieno rispetto delle norme vigenti. Le attività con 20 ore di formazione sull'avvio della riforma degli ordinamenti scolastici non sono da attivarsi in giugno". Azzerare le decisioni prese da alcuni collegi dei maestri, già avviati sui percorsi dell'informazione? Per il sindacalista di Cgil scuola Gianfranco Dall'Agnese bisogna ripensare le decisioni troppo zelanti: la riforma può attendere.
"Alcuni dirigenti delle scuole primarie tentano di proporre la formazione docente entro giugno '#8212; va all'attacco Dall'Agnese '#8212;, ma il contratto in vigore per il personale docente prevede con chiarezza l'assoluta libertà di scelta degli organi collegiali. Che nessuna formazione possa essere imposta lo afferma anche la recente circolare del ministero dell'Istruzione, inoltre mancando il decreto attuativo della riforma e anche l'informativa alle organizzazioni sindacali sulle iniziative, crediamo sia opportuno che negli istituti dove si è attivato l'aggiornamento si ridiscuta in collegio docenti la decisione presa, informando rsu interne e sindacati sulle risorse accantonate per quelle iniziative. Nessuna fretta, quindi, perché non ci sono certezze nemmeno sui tempi reali di attivazione della riforma. Vogliamo definire con chiarezza e trasparenza la situazione e manderemo una richiesta di informazione alle scuole primarie provinciali".


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