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Mess.Veneto-Esodo dagli istituti professionali

La Cgil: la riforma ridurrà il tempo sui banchi a 15 ore, prevedenone altrettante in fabbrica Esodo dagli istituti professionali Dispersione scolastica oltre il 30% contro il 6% dei ...

22/02/2005
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MessaggeroVeneto

La Cgil: la riforma ridurrà il tempo sui banchi a 15 ore, prevedenone altrettante in fabbrica
Esodo dagli istituti professionali
Dispersione scolastica oltre il 30% contro il 6% dei licei
IL CASO
Istituto d'arte: dal 2006 docenti in calo del 40%


Strage di innocenti - gli alunni degli istituti professionali - e di cattedre - nella stessa "location" - con la riforma Moratti nel Pordenonese. "Sproporzione netta tra la dispersione scolastica negli istituti professionali provinciali oltre il 30% e nei licei, intorno al 6%. Serve un investimento per il recupero di centinaia di ragazzi in difficoltà: la riforma Moratti, invece, aggraverà la situazione riducendo il tempo scuola 15 ore settimanali per gli Ipsia e posizionandone altrettante "on-the-job", in fabbrica".
Pollice verso di Cgil sulla riforma: i sindacalisti Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese lanciano l'appello a fare squadra per ridare futuro agli Ipsia. "Gli abbandoni sono aumentati dopo la cancellazione della legge sull'obbligo scolastico a 15 anni - precisa Dall'Agnese -. Il 32% dei ragazzi in prima superiore getta la spugna nei professionali e soltanto 4 su 10 si diplomano in regola, a 19 anni. Chi taglia precocemente il cordone ombelicale con la scuola sarà il primo a essere espulso dal mondo del lavoro, in caso di contrazione occupazionale. Il basso livello di istruzione rende difficile la riconversione professionale, da adulti".
Problemi per gli studenti "dispersi" e gli insegnanti ci rimettono la cattedra. Italiano, matematica, materie professionali, educazione fisica e laboratorio sotto la lama per primi. Si stringe il cordone su un centinaio di insegnanti di ginnastica anche liceali: lo sport dimezzato nelle ore di lezione o declassato nella quota facoltativa opzionale promette un futuro di adolescenti obesi e insegnanti di ginnastica da riciclare. "Non è decollato in provincia il liceo a indirizzo sportivo nel polo pedagogico di Sacile - lamenta una docente di educazione fisica -, perché il clima di incertezza da riforma declassa la cultura motoria".
"Diminuiranno del 40% le cattedre dell'istituto d'arte dal 2006 - sostengono i cigiellini -. Un terzo delle cattedre dei professionali e tecnici sparirà e quindi, sarà il mondo del precariato a rimetterci il lavoro. In provincia i precari sono mille 300 e altri 700 se ne aggiungeranno in graduatoria permanente a giugno, ma per loro non si prospetta l'assunzione in ruolo".
La proposta Valditara sul reclutamento dei supplenti a carriera azzerata, non convince Cgil. Si annuncia una stagione di ricorsi e contenzioso davanti ai giudici del lavoro, nel caso di reclutamento in ruolo senza ricostruzione del servizio pregresso. "Aria fritta, la proposta Valditara - non è possibilista Gianfranco Dall'Agnese -. Perdere 2 o 3 mila euro all'anno in busta paga significa aprire la stagione delle discriminazioni professionali in aula: siamo contrari".
Chiara Benotti


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