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Mess.Veneto-Docenti, lo sciopero dei libri di testo

Il rinnovo del contratto resta lontano: oltre al blocco degli scrutini di giugno, l'associazione 'Gilda' annuncia nuove forme di mobilitazione Docenti, lo 'sciopero' dei libri di testo Distribuiti...

06/05/2003
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MessaggeroVeneto

Il rinnovo del contratto resta lontano: oltre al blocco degli scrutini di giugno, l'associazione 'Gilda' annuncia nuove forme di mobilitazione
Docenti, lo 'sciopero' dei libri di testo
Distribuiti in molte scuole i modelli delle lettere di protesta da mandare al ministro
Irremovibile pure la Cgil: "A queste condizioni non firmeremo mai"

Adozioni anomale, quest'anno, dei libri di testo scolastici anche per le proteste di Gilda degli insegnanti sul mancato rinnovo contrattuale. Due le armi della lotta: conferma in blocco dei libri già adottati (sono sulle spine, le case editrici, per gli affari lucrosi del 2003-2004 andati ormai in fumo) e, in crescendo, sciopero degli scrutini di giugno.
"Non escludiamo il blocco degli scrutini di fine anno scolastico '#8212; promettono i docenti gildiani '#8212;, più operazioni al rallentatore per gli esami di Stato e fin d'ora proponiamo a tutti i collegi docenti provinciali l'adozione-conferma dei testi già in uso. Se crolla il mercato dei manuali scolastici, forse qualcuno si accorgerà del ruolo docente, del servizio educativo e del fatto che dal dicembre 2001 siamo senza contratto di lavoro".
I gildiani offrono alle scuole del Pordenonese il modello della lettera-protesta da inviare al ministro dell'Istruzione Moratti e alle forze sindacali e politiche: pur riconoscendo la validità didattica delle nuove proposte editoriali segnalate dai vari rappresentanti delle case editrici, la conferma in toto è dell'adozione in uso.
"È necesssario trovare altre forme di lotta, considerata l'inefficacia di quelle tradizionali '#8212; sottolineano i prof dell'associazione Gilda '#8212;. Per questo, crediamo utile che i collegi docenti deliberino in seduta di fine anno anche il blocco dei viaggi di istruzione per il prossimo anno e degli stage aziendali. Dobbiamo dare visibilità massima al malessere che viviamo da anni come categoria professionale avvilita e umiliata nel trattamento economico e nella considerazione sociale. Altro che retribuzioni europee, gli insegnanti soffrono la povertà quotidiana".
Morde il freno sul contratto difficile anche Cgil scuola che agita l'ipotesi dell'immediata mobilitazione unitaria delle forze sindacali. Il tira e molla sulle regole mette a dura prova le relazioni con l'Aran, l'agenzia negoziale governativa, mentre alla voce salario la concertazione si è compiuta intorno a 145 euro medi lordi procapite. "Non firmeremo nessun contratto che depotenzia l'autonomia delle scuole, relega nell'ombra il ruolo delle rsu di istituto e crea poteri assoluti per il dirigente '#8212; minaccia il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese '#8212;. Siamo pronti a iniziative unitarie confederali e con gli autonomi anche a Pordenone, magari un sit-in entro maggio a sostegno di una rapida ma equa, sul versante delle regole, chiusura della trattativa ormai aperta da 16 mesi".
Chiara Benotti


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