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Mess.Veneto-Cgil: a rischio l'anno scolastico

Il segretario Luongo scrive alla Guerra: referendum ed elezioni non garantiscono i 200 giorni legali Cgil: a rischio l'anno scolastico UDINE '#8211; La data del referendum regionale mette in p...

01/08/2002
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MessaggeroVeneto

Il segretario Luongo scrive alla Guerra: referendum ed elezioni non garantiscono i 200 giorni legali
Cgil: a rischio l'anno scolastico

UDINE '#8211; La data del referendum regionale mette in pericolo la validità dell'anno scolastico. In più, i fondi stanziati per il friulano a scuola sono insufficienti: secondo i calcoli della Cgil, infatti, l'attuale stanziamento statale e regionale consentirebbe l'avvio della sperimentaziuone solo negli asili. Per attivare la madrelingua sui banchi di elementari e medie, stando ai calcoli effettuati dal sindacato, mancano oltre 3 milioni di euro. La Cgil scuola passa dunque al contrattacco e scrive alla vicepresidente della Regione Alessandra Guerra per chiedere un incontro urgente e chiarificatore.
"L'inizio delle lezioni è stato fissato al 16 settembre era - spiega il segretario della Cgil scuola Antonio Luongo - fino al 7 giugno. Dal 23 dicembre al 4 gennaio ci sono le vacanze di Natale e dal 17 al 19 aprile Pasqua. Poi c'è la giornata dell'identità regionale e serve detrarre il giorno del santo patrono. In primavera ci sono le regionali e le scuole saranno chiuse per almeno tre giorni. Per ultimo sappiamo che il 29 settembre si terrà il referendum. Queste festività portano a 199 i giorni di scuola garantiti, uno in meno di quelli previsti. L'anno scolastico è a rischio".
Secondo il sindacato serve innanzitutto che la giunta stabilisca la data dell'identità regionale, chiarendo finalmente se si tratterà di un giorno valido per tutti o di singole festività per ogni comunità regionale.
"Molti si sono pronunziati per una data unica e la CGIL è tra questi - continua Luongo -. E' noto il parere del direttore regionale favorevole ad un'unica data. Signor assessore, Lei ha dichiarato che avrebbe sentito gli Enti locali e le comunità interessate prima di decidere. Ci permettiamo di domandare:si è concluso questo sondaggio? La Giunta è pervenuta ad una decisione? Eventualmente é possibile conoscerla? Ci permettiamo di sollecitare una decisione in tempi brevi, perché la scuola ha bisogna di certezze".
Dubbi dalla federazione sindacale anche sul censimento degli insegnati disponibili a insegnare una lingua regionale. "Dopo aver registrato l'interesse di oltre 35 mila alunni a una lingua regionale - spiega Luongo - siamo venuti a conoscenza che oltre 2 mila insegnanti sono interessati ad insegnarla. Le risorse messe a disposizione, però, fanno ritenere che non sarà possibile dare soddisfazione all'altissima domanda che si è manifestata".
Secondo Luongo, "sommando le risorse regionali e quelle ottenute dallo Stato si arriva a circa un milione di euro: un miliardo e 800 milioni di vecchie lire - continua il segretario della Cgil scuola -. Secondo nostre stime servono almeno 7/8 miliardi per assicurare a tutti i richiedenti il minimo: un'ora di insegnamento settimanale, per 33 settimane. E' chiaro che o in pochi giorni si recuperano e mettono a disposizione delle scuole le risorse occorrenti oppure la conseguenza sarà che le scuole non potranno programmare alcunché e quindi, saranno pochi coloro ai quali potrà essere assicurato quanto è stato loro promesso".
La richiesta di Luongo alla vicepresidente Guerra è di chiarire le reali intenzioni della Regione e le risorse che si ritiene di poter garantire: "L'assessore Guerra indica quale obiettivo politico e istituzionale vicino, il governo da parte della Regione della scuola - prosegue Luongo -. Stante questa situazione di scarsità delle risorse e di disinteresse, la prospettiva di maggiori poteri della Regione ci appare più come una minaccia che come un avanzamento".
"La Cgil-scuola sollecita un confronto di merito per definire come si riconoscono le prestazioni professionali del personale coinvolto; come si aggiornano e si formano le competenze dei tanti che hanno dato la disponibilità conclude Luongo - e quali sono le risorse su cui si può contare".



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