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Mess.Veneto-Aggiornamento, non ci sono obblighi

Confusione in merito al progetto di formazione per gli insegnanti sulla riforma Moratti. Corsi rinviati in molti circoli didattici "Aggiornamento, non ci sono obblighi" Lettera di protesta al d...

17/06/2003
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MessaggeroVeneto

Confusione in merito al progetto di formazione per gli insegnanti sulla riforma Moratti. Corsi rinviati in molti circoli didattici
"Aggiornamento, non ci sono obblighi"
Lettera di protesta al direttore scolastico regionale a firma dei vertici provinciali di Cgil

"In alcuni circoli didattici provinciali si fa cattiva informazione rispetto agli obblighi di aggiornamento degli insegnanti in riferimento ai decreti, ancora inesistenti, di applicazione della riforma Moratti. La forzatura dei collegi docenti è inopportuna, considerando che l'obbligo alle 20 ore di formazione sui temi della scuola riformata è del tutto illegittimo. Anche il ministero dell'Istruzione ha riconosciuto l'autonomia decisionale in materia, degli organi collegiali".
Primo rilievo dal vertice di Cgil scuola: Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese sondano la temperatura. Circa il 70 per cento dei circoli didattici glisserà o rinvierà l'appuntamento informativo-formativo delle 20 ore entro giugno, il 30 per cento attiverà moduli orari limitati per l'approccio informativo e soltanto a Sacile la formazione è stata avviata. Il progetto riforma, sbandierato nella fase attuativa già dal prossimo settembre, sembra comunque in frenata e voci dal quartier generale del ministero romano dell'Istruzione danno quasi per certo l'avvio soltanto sperimentale nelle scuole volontarie. Quante nel Pordenonese, difficile prevederlo: rare secondo le stime sindacali. Il secondo rilievo cigiellino sta nel carteggio con il direttore scolastico regionale Pier Giorgio Cataldi.
"La conferenza di servizio del 26 maggio realizzata per i dirigenti provinciali dagli ispettori Torchio e Serena non è stata occasione di dibattito e discussione '#8212; rimarca Carla Franza con i colleghi Antonio Luongo, Mauro Cignola e Ruben Colussi nella missiva inviata a Cataldi '#8212;. Gli interventi dei dirigenti che chiedevano risposte chiare e precise, hanno ottenuto un imbarazzato silenzio. Ci è stato riferito che si è trattato di una riunione operativa su direttive non discutibili e informazioni sull'andamento delle sperimentazioni in corso che hanno seminato perplessità. Se così fosse, si è persa l'occasione di un confronto serio e pacato sull'impatto e sulle ricadute che la riforma determinerà nell'organizzazione del lavoro e della didattica. In questo modo si disattendono i ruoli degli organi collegiali, le competenze dei dirigenti e si nega l'autonomia scolastica, lasciando presagire un futuro di gestione della scuola a colpi di circolari. Chiediamo di verificare l'esattezza delle nostre informazioni e intervenire, per assicurare agli operatori della scuola il rispetto delle procedure dell'attuale normativa". (c.b.)


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