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Libertà-Le scuole di Piacenza penalizzate dalla riforma

"Un colpo di mano di Letizia Moratti per aggirare ogni discussione parlamentare". E' netta la posizione della Cisl piacentina, in accordo con gli organismi nazionali, nei confronti del decreto annun...

01/08/2002
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Libertà

"Un colpo di mano di Letizia Moratti per aggirare ogni discussione parlamentare". E' netta la posizione della Cisl piacentina, in accordo con gli organismi nazionali, nei confronti del decreto annunciato, tramite la stampa, dal ministro della Pubblica Istruzione. Sotto accusa innanzitutto il metodo. "Il progetto di riforma avrebbe dovuto affrontare, come consuetudine, il momento della discussione tra le forze politiche -spiega la segretaria Cisl scuola di Piacenza Marina Molinari -. All'improvviso però il ministro ha annunciato la firma di un decreto che avvierebbe, già a partire da settembre, una sperimentazione che in sostanza anticipa alcuni punti della riforma". Ma quali sono gli elementi dell'annunciato decreto che incontrano la ferma opposizione della Cisl? "Tra i punti più contestati l'ingresso anticipato alla materna e alle elementari dei bimbi nati entro il 28 febbraio e la figura del maestro prevalente nella scuola elementare - spiega ancora la Molinari -.C'è inoltre la questione dell'avvio dei programmi di lingua straniera ed informatica, sin dalla prima elementare. "I sindacati non sono stati minimamente informati di questa decisione, che hanno appreso dalla stampa. E' grave bypassare la discussione parlamentare, evitare le critiche e aggirare lo scontro con lo strumento del decreto". Ma i motivi per il no a questa iniziativa affondano anche, a livello locale, nella natura del tessuto scolastico piacentino. "L'ingresso anticipato dei bambini comporterebbe grosse difformità da istituo ad istituto ed innanzitutto tra la provincia e la città - aggiunge infine Marina Molinari -. Mentre la provincia infatti, con classi meno affollate, sarebbe pronta ad accogliere questi bambini, la città risulterebbe penalizzata perchè già al completo in tutti gli istituti. Quanto alle lingue straniere e all'informatica poi va detto che il piacentino aveva già anticipato tale direzione, tanto che già da 4-5 anni alle materne dell'istituto comprensivo di San Nicolò è in vigore un progetto di insegnamento delle lingue di valenza nazionale. Dal punto di vista pedagogico, infine, siamo contrari alla figura del "maestro prevalente" perchè i bambini hanno necessità di lavorare in un clima di team, confrontandosi con più figure". Tra le possibili future iniziative di protesta, discusse oggi a Roma anche alla presenza di un delegato piacentino, forme di agitazione già ad inizio anno scolastico. a.b.


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