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La Sicilia-Più stabilità per il personale

Più stabilità per il personale" Nuova denuncia della Cgil sulla riforma scolastica "Dalla precarietà alla disoccupazione, dalle promesse di qualità ed efficienza di una scuola europea al cao...

05/10/2002
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La Sicilia

Più stabilità per il personale"
Nuova denuncia della Cgil sulla riforma scolastica

"Dalla precarietà alla disoccupazione, dalle promesse di qualità ed efficienza di una scuola europea al caos ed alla stagione delle vertenze sindacali e legali". La Cgil scuola interviene sulla difficile problematica legata alla nuova riforma del sistema scolastico che sta creando apprensione e dibattiti accesi, soprattutto per quanto riguarda il personale Ata. In un documento la Cgil denuncia "ancora una volta, una evidente volontà del ministero dell'Istruzione di smantellare i servizi nella scuola dell'autonomia, di bloccare la riforma dell'amministrazione".
Di contro si registrerebbe invece un sovraccarico di incombenze e nuovi compiti legati al sempre continuo decentramento degli adempimenti amministrativi; un continuo incremento di lavoro e responsabilità già in atto nella scuola dell'autonomia e in sicura espansione per realizzare la scuola europea voluta dal ministro Moratti; una continua richiesta di personale tecnico per l'aumentata presenza nelle scuole di materiale tecnologicamente avanzato; un pullulare di attività progettuali volti al miglioramento della qualità e dell'offerta formativa, oggi resa possibile anche per i consistenti finanziamenti di progetti attraverso i Pon, Por, Agenda 2000; un numero di alunni pressoché invariato.
Per il responsabile regionale del personale Ata della Cgil - Scuola, Vittorio Di Gangi "il personale Ata assiste invece negli ultimi due anni al taglio consistente di posti di lavoro. Siamo passati da 1258 addetti presenti nell'anno scolastico 2000/01 a 1081 addetti in servizio attualmente nelle nostre scuole. Una decurtazione così drastica dei posti di lavoro in soli due anni scolastici (6 assistenti tecnici, 29 assistenti amministrativi e 143 collaboratori scolastici in meno) ha messo in ginocchio la scuola ennese. Nemmeno la esternalizzazione dei servizi di pulizia (Lsu ed appalti), che per altro decurtano la dotazione di 45 unità, possono giustificare una simile mattanza".
Da che cosa dipende la decurtazione di organico? Per Di Gangi "130 posti tagliati, nell'anno 2001/02, dalle modifiche apportate al D.M. 201/00 dal D.M. 27 luglio 2001, altri 128 parzialmente compensati dei pensionamenti e altri 58 posti tagliati nell'anno 2001/02 dal Decreto interministeriale. Tale ultima norma, infatti, prevede la decurtazione di organico in presenza di soggetti esterni all'amministrazione. Tale dato determina in realtà una decurtazione di 45 posti e non di 58. Altri 14 posti accantonati, nell'anno 2002/03, per garantire la titolarità al personale con rapporto di lavoro a T.I. nelle scuole con presenza di Lsu; 45 posti accantonati, nell'anno 2002/03".
La Cgil scuola rivendica una dotazione organica adeguata ai bisogni ed alle esigenze della scuola dell'autonomia; la stabilizzazione del rapporto di lavoro del personale, con copertura dei posti vacanti tramite immissione in ruolo degli aventi diritto; l'immediata attivazione dei percorsi formativi per il passaggio alle carriere superiori; l'immediata soluzione dei contenziosi legati alle modalità di reclutamento del personale precario per consentire il regolare svolgimento delle lezioni messo a rischio in molte scuole della provincia dove il personale scolastico è a tutt'oggi assolutamente insufficiente.
Massimo Castagna


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