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La Sicilia-Piani di studio già alle elementari

La nuova proposta del ministro Moratti Piani di studio già alle elementari chiara capotondi Roma. Educazione all'affettività, alla salute, all'ambiente, alla cittadinanza, all'attività s...

25/04/2003
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La Sicilia

La nuova proposta del ministro Moratti
Piani di studio già alle elementari

chiara capotondi
Roma. Educazione all'affettività, alla salute, all'ambiente, alla cittadinanza, all'attività sportiva saranno comprese nei piani di studio delle scuole elementari. Questa la novità su cui si è soffermata, durante un'intervista a Radio 24, il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, che ha tracciato un primo profilo della riforma riguardante le scuole elementari. Molte le novità, a cominciare dall'insegnamento della lingua inglese che partirà dalla prima classe e non più dalla terza, come avviene ora. Così sarà anche per l'informatica, che verrà utilizzata come strumento per la didattica e non come disciplina; la riforma prevede inoltre la figura di un insegnante tutor. Non verranno trascurate arte e musica, inserite anch'esse nella rosa di materie insegnate dal primo anno. Tra le varie modifiche, la riforma Moratti anticipa l'età d'accesso alle elementari a cinque anni e mezzo per i bambini che compieranno i sei anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Cambiamento che sembra non dispiacere a Iadersa, responsabile del settore scolastico del Moige (Movimento italiano genitori), che si è dichiarato d'accordo per l'abbassamento dell'età d'accesso alle elementari, in quanto "i bambini sono oggi più svegli e maturi di quelli di quaranta anni fa".
"Per quel che riguarda le risorse per l'anticipo dell'età scolare, queste - ha spiegato il ministro - sono già iscritte nella legge: dodici milioni di euro per il 2003, quarantacinque per il 2004, sessantacinque per il 2005. Per le altre risorse il ministero è tenuto a fare, entro novanta giorni, un piano da presentare al governo per il sostegno della riforma". L'iter scolastico comprenderà una scuola per l'infanzia, alla quale accederanno i bambini di due anni e mezzo, un primo ed un secondo ciclo di studi. Il primo sarà costituito dalla scuola primaria (le vecchie elementari di cinque anni) e dalla secondaria (le medie di tre). Non ci sarà più l'esame di Stato a conclusione della scuola primaria, ed è previsto per la secondaria l'insegnamento di una seconda lingua straniera. Chi vorrà continuare gli studi dovrà scegliere: il secondo ciclo prevede infatti il doppio canale licei - istituti professionali.


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