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La Sicilia-I sindacati chiamano a raccolta

I sindacati chiamano a raccolta I sindacati chiamano a raccolta i docenti tappa-buchi "Assunzione o sarà sciopero" Euro più euro meno, ma l'assunzione dei 200 mila precari, annunciata dal ...

07/03/2005
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La Sicilia

I sindacati chiamano a raccolta

I sindacati chiamano a raccolta
i docenti tappa-buchi
"Assunzione o sarà sciopero"
Euro più euro meno, ma l'assunzione dei 200 mila precari, annunciata dal ministro Moratti dovrebbe costare intorno ai 3 miliardi: troppo per un governo che ha già eliminato 12 mila cattedre (così come è stato detto in commissione Cultura della Camera nel rispetto degli obiettivi risparmiosi della finanziaria), che si accinge a tagliarne altre 100 mila e che ne ha cancellate altre 7 mila agli insegnanti specialisti di inglese nelle elementari. Tuttavia la sistemazione dei precari, e forse pure di parte di personale Ata, dovrebbe decorrere a partire dal settembre 2006, qualche mese dopo le elezioni politiche, ma solo ai fini giuridici, senza i riconoscimenti economici, e previo assenso dei ministri interessati: funzione pubblica e tesoro. Ma un posto fisso val bene un'attesa di cinque anni, perché la ricostruzione della carriera arriverebbe, se così stanno le cose, solo nel 2011. E se queste sono le trombe del governo, le campane dei sindacati chiamano invece a raccolta i docenti tappabuchi, invitandoli allo sciopero del 18 marzo per chiedere da subito l'assunzione su tutti i posti liberi. E per sapere pure quali sarebbero i veri meccanismi della loro assunzione, visto che le nuove forme di reclutamento, così come vuole la Legge 55, prevedono un 50% dei posti riservati agli insegnanti abilitati coi corsi universitari e l'altro 50% a loro, ai cosiddetti precari storici. Infatti, con l'anno scolastico 2008/09 nelle scuole dovrebbero fare la loro comparsa i nuovissimi docenti abilitati dalle Università, non più dunque col famoso concorso, e dove entreranno sui numeri chiusi all'effettivo fabbisogno. Essi saranno inseriti poi in una graduatoria regionale e quindi assegnati nelle scuole con un contratto di formazione di un anno, a conclusione del quale, e se il tutor e il dirigente ne riconosceranno le qualità, assunti a tempo indeterminato.
I numeri quindi non quadrerebbero, vista le pletora dei precari e viste le previsioni del ministro che stima, sui calcoli del turn-over, in circa 18 mila le abilitazioni universitarie annuali. Ma non quadrano neanche i conti agli abilitati delle Ssis, di cui lo schema di decreto pare non si accorga, anzi, dice l'Anp: si è del tutto dimenticato. Sciopero proclamano allora anche i sissini, mentre qualcuno ricorda che la legge 143 del 2004 prevedrebbe l'obbligo di presentare, da parte del ministero, "entro il gennaio 2005 un piano di assunzioni per la copertura nel corso del triennio di tutti i posti vacanti e disponibili": in tempi di attività festivaliera e di elezioni regionali bisognerà capire di quale anno e triennio si tratta.
PASQUALE ALMIRANTE
(p.almirante@tiscali.it)


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