FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3789067
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » La Sicilia-Cgil: "Inizio della scuola in clima di caos"

La Sicilia-Cgil: "Inizio della scuola in clima di caos"

Cgil: "Inizio della scuola in clima di caos" Si parte in un clima di grande caos. La denuncia arriva ancora una volta dalla Sns Cgil. "Con la fine dell'anno scolastico 2003/2004, si è dipanato...

20/09/2004
Decrease text size Increase text size
La Sicilia

Cgil: "Inizio della scuola in clima di caos"

Si parte in un clima di grande caos. La denuncia arriva ancora una volta dalla Sns Cgil. "Con la fine dell'anno scolastico 2003/2004, si è dipanato, lungo tutta l'estate, il calvario di docenti, precari, famiglie, alunni - osserva con preoccupazione Roberto Alosi, segretario generale della Cgil Scuola - Siamo ora nella fase in cui il caos amministrativo si traduce in illegittimità di comportamenti istituzionali del Csa (ex Provveditorato agli studi), "spinto" a rivedere al ribasso, da 168 a 60 (sic!), le legittime richieste di insegnanti di sostegno, dallo stesso peraltro precedentemente certificate e a mettere in atto procedure sbagliate che violano le relative norme, indifferenti al diritto allo studio di soggetti deboli e lesive della dignità di tanti docenti ed ata. La concessione di soli sessanta posti in più di insegnanti di sostegno per la provincia di Siracusa - prosegue Alosi - costituisce, ancora una volta, un becero esempio della cultura dell'intimidazione da un lato e dell'elemosina dall'altro di questo Governo che considera le regole e i diritti lacci insopportabili che frenano l'azione. Ma quello che si vede è solo la punta dell'iceberg, sotto il pelo dell'acqua, infatti, si muove, lento e minaccioso il progetto più generale di precarizzazione del lavoro e di compressione dei diritti che nella scuola si collega ad una bieca forma di privatizzazione dove la libertà di insegnamento, l'autonomia didattica e i diritti di chi apprende, sono sistematicamente calpestati dalle ragioni ideologiche ed economiche delle forze che governano i processi di istruzione e formazione".
Giorni di tensione quelli vissuti dalla categoria, un'esperienza, dice Alosi, sentita drammaticamente dai docenti precari, nell'attesa di una nomina, e che ha segnato un territorio devastato dalla "distruzione delle certezze e del diritto". "Secondo il Ministro, tale situazione - aggiunge con amarezza - sarebbe attribuibile al meccanismo farraginoso delle graduatorie ed in base a ciò ha approfittato dell'estate per varare un decreto che prefigura la chiamata diretta da parte dei capi d'istituto. Naturalmente nessuna parola sul fatto che, un mese dopo il suo arrivo al Ministero, la Moratti ha immediatamente sabotato le graduatorie esistenti modificandone per decreto la struttura in fasce, bloccando poi le assunzioni in ruolo per due anni e determinando il raddoppio del precariato. Così facendo ha introdotto clausole capestro tali da non garantire neppure le modifiche che via via ella stessa introduceva; ha pasticciato il tutto con norme contraddittorie che un giorno danneggiavano alcuni e il giorno dopo altri, contro qualsiasi logica di buon senso, velocità e praticità. Non ha detto che le graduatorie sono piene di errori, che le indicazioni date ai C.S.A. impongono di nominare nonostante gli errori, che la mancata nomina in ruolo o l'errore di nomina comporterà la perdita di un anno di stipendio per l'avente diritto e che le 101 immissioni in ruolo tanto sbandierate, per restare a Siracusa, rappresentano soltanto il 5,9% dell'intera galassia di lavoratori precari".
L. S.
© Copyright 2000 La Sicilia Multimedia - Tutti i diritti riservati


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL