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La NAzione-Umbria-"Tagli" alle cattedre e pochissimi bidelli Organici in agonia

SCUOLA Posti assegnati per il 2004-2005 "Tagli" alle cattedre e pochissimi bidelli Organici in agonia di Silvia Angelici PERUGIA Mentre per gli insegnanti di religione si apre lo spi...

29/04/2004
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La Nazione

SCUOLA Posti assegnati per il 2004-2005
"Tagli" alle cattedre e pochissimi bidelli Organici in agonia
di Silvia Angelici
PERUGIA Mentre per gli insegnanti di religione si apre lo spiraglio del "ruolo" (in questi giorni si sono concluse anche in Umbria le prove scritte del concorso a cattedre sia per le scuole primarie che per le secondarie), le operazioni sulla formazione dell'organico che vede al lavoro gli uffici di via Palermoper l'anno scolastico 2004-2005, riaprono il tormentone di sempre: i tagli alle cattedre. Un dato su tutti ha messo in allerta i sindacati. Quelle 220 cattedre, soltanto nella provincia di Perugia, e soltanto alle secondarie (le superiori), che si sarebbero perse per strada in meno di due anni. Prospettive scure anche per gli Ata, l'esercito degli addetti tecnici e amministrativi tra cui rientrano anche i bidelli. Il ministero ha tagliato una novantina di posti "senza tastare le reali esigenze delle scuole e del territorio", lamentano i sindacati. Intanto lo Snals ricorda che entro il 21-22 maggio tutto il personale Ata dovrà fare domanda per essere riassegnato ai posti "sopravvissuti". Le operazioni in corso alla Direzione scolastica regionale fanno ipotizzare tagli anche per l'handicap. "Solo nelle prime classi dice Maurizio Maio dello Snals sono stati tagliati 100 posti". Secondo il sindacato la scure dei Csa si sarebbe concentrata quasi tutta su Perugia, con Terni che invece conserva quasi tutti i posti assegnati, compresi quelli in deroga. Ma quali sono le cause di tante sforbiciate? Allarmismo sindacale o a bilanci fatti, prima o poi i conti dovrebbero tornare?
Cgil, Cisl, Uil e Snals sono pessimisti, soprattutto per le cattedre delle superiori. "Mentre alla media l'organico viene congelato grazie al decreto attuativo della riforma spiegano alle secondarie c'è una preoccupante contrazione. I motivi sono due: il passaggio a 18 ore di tutte le cattedre (dunque flessibilità addio) e il tetto provinciale di posti, troppo basso, che comprime la possibilità di creare cattedre, ossia titolarità. Nel primo caso sono penalizzate soprattutto le discipline giuridiche, quelle economiche e l'insegnamento delle scienze, che alle medie sarà poi accorpato con educazione tecnica. Ma il dazio più pesante lo pagheranno ancora una volta i precari, per i quali l'orizzonte del ruolo sembra sempre più nebuloso".
Intanto, i primi dati sulle iscrizioni dicono che alle medie, quest'anno ci saranno 3.994 alunni in prima, con 187 classi, su un totale di 16.699 studenti per 784 classi. Alle superiori: gli alunni iscritti in prima per l'anno 2004-2005 sono 5.750 con 285 classi autorizzate, su un totale di 28.199 ragazzi spalmati su 1.378 classi. Il paradosso? In molti casi è mancato uno studente, uno, per autorizzare una classe. E così a forza di accorpamenti in aula c'è il sovrannumero. Che fa rima con qualità scadente.


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