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Il Piccolo-Il Friuli Venezia Giulia tuona contro il blitz Moratti

Gli assessori Antonaz e Cosolini denunciano il mancato rispetto degli accordi da parte del ministro della Pubblica istruzione Il Friuli Venezia Giulia tuona contro il blitz Moratti S...

04/02/2006
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Il Piccolo

Gli assessori Antonaz e Cosolini denunciano il mancato rispetto degli accordi da parte del ministro della Pubblica istruzione
Il Friuli Venezia Giulia tuona contro il blitz Moratti
Si pensa a un ricorso alla Consulta sull'anticipo della sperimentazione della riforma nelle superiori


TRIESTE La Regione tuona contro il ministro Moratti. E stavolta si dice pronta a fare sul serio. Per opporsi a ciò che definisce una "piroetta" elettorale, un blitz "inaccettabile", segno della "assoluta inaffidabilità" del ministro.
Ma anche contro l'inaffidabilità del governo, che non rispetta gli obblighi sottoscritti in sede di Conferenza Stato-Regioni. "Il Friuli Venezia Giulia, infatti, sta valutando - assieme ad altre Regioni italiane - se esistono gli estremi per poter impugnare davanti alla Corte costituzionale il decreto con cui il ministro dell'Istruzione, lo scorso martedì, ha anticipato di un anno la sperimentazione della sua riforma nelle scuole superiori, attivandola già dal settembre prossimo". L'ipotesi del ricorso alla Consulta è emersa ieri, a fine giunta, nelle parole degli assessori Roberto Antonaz (istruzione) e Roberto Cosolini (formazione), i quali hanno colto pure l'occasione per "segnalare l'inadempienza economica del governo nel settore".
I "crediti" del Fvg. "La nostra regione - ha rilevato infatti Antonaz - è creditrice nei confronti dello Stato per sette milioni e mezzo sui libri di testo: il credito riguarda il triennio 2003-2005 più la sanatoria una tantum per gli anni precedenti. Per questo abbiamo predisposto una lettera, a firma del presidente Illy, che partirà a breve per sollecitare l'erogazione di questi fondi".
In più - ha aggiunto Cosolini - mancano all'appello "800 mila euro di contributo per i percorsi sperimentali integrati scuola-formazione, che il ministero avrebbe dovuto già stanziare con un apposito decreto e che la Regione ha deciso di anticipare a garanzia di famiglie, scuole ed enti di formazione".
Il decreto. Ma è stato il decreto di martedì scorso - cioè quello che potrebbe diventare motivo di contenzioso fra le Regioni e il governo - il principale oggetto degli strali lanciati ieri da Cosolini e Antonaz.
"I termini per le preiscrizioni al prossimo anno scolastico - hanno fatto notare i due assessori - sono scaduti lo scorso 25 gennaio. Questo decreto, dunque, esce a cose fatte. E crea sconcerto nelle scuole e nelle famiglie".
"La nostra posizione - ha detto in particolare Cosolini - è la stessa della stragrande maggioranza delle regioni italiane, cioè di assoluta contrarietà alla piroetta con cui il ministro Moratti disattende un impegno ben preciso, in base al quale i tempi di avvio della sperimentazione sarebbero stati successivi ad ulteriori approfondimenti fra Stato e Regioni. Questo cambio di direzione, peraltro, avviene mentre è appena uscita la notizia dei tagli statali del 40% rispetto alle risorse già garantite alle scuole, che vanno dunque verso il collasso finanziario".
I tagli. "Stiamo parlando - gli ha fatto eco Antonaz - di tagli ai fondi ordinari, per il sostentamento quotidiano degli istituti, per le bollette, le pulizie e le supplenze. Il governo chiude il suo mandato con una Finanziaria che dimezza tali contributi, dimostrando quanto sia necessaria una riforma vera, radicale, a sostegno della scuola pubblica".
L'appello. "In Conferenza Stato-Regioni - ha chiuso l'assessore di Rifondazione - era stato raggiunto un accordo scritto, non solo verbale. E si era stabilito che la riforma delle superiori non sarebbe entrata in vigore prima del 2007-2008. Invitiamo, a questo punto, il mondo della scuola a non entrare in fibrillazione, a non cascare nella "lusinga" della sperimentazione". "L'invito - è intervenuto ancora Cosolini - è di essere coerenti e di non dare corda alla politica di questo governo, visti tagli che ha prodotto".
Piero Rauber


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