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Il Nuovo-Lombardia prima a sperimentare la riforma Moratti

Lombardia prima a sperimentare la riforma Moratti Corsi ad hoc, stage nelle aziende. Dal prossimo anno alcuni studenti degli istituti lombardi sperimenteranno le novità della riforma della scuol...

04/06/2002
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Il Nuovo

Lombardia prima a sperimentare la riforma Moratti

Corsi ad hoc, stage nelle aziende. Dal prossimo anno alcuni studenti degli istituti lombardi sperimenteranno le novità della riforma della scuola.
di Chiara Campo
MILANO - Saranno tra settecento e mille i ragazzi lombardi che dal prossimo anno scolastico 2002-2003 potranno avventurarsi in una scuola tutta nuova, con piani didattici 'ad hoc', sperimentati per la prima volta in assoluto, e con la possibilità di imparare non solo sui banchi e nel chiuso di un'aula, ma per metà del tempo anche in un posto di lavoro, mettendo immediatamente in pratica le lezioni apprese solo con la teoria. Ed è garantito che i percorsi triennali, che verranno realizzati in tutte le province, saranno validi a tutti gli effetti: ci si potrà sbizzarrire scegliendo tra una trentina di offerte che comprenderanno tutti e nove i settori merceologici (meccanica, chimica, elettronica..) in cui si articola la formazione professionale. Sono gli effetti immediati della firma apposta oggi pomeriggio al Pirellone dal ministro all'Istruzione Letizia Moratti e dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni sotto al protocollo d'intesa con cui le parti si impegnano a sperimentare nuovi modelli nel sistema di istruzione e formazione. La Lombardia, ancora una volta, guadagna il ruolo di regione capofila.

'Siano soddisfatti '#8211; ha dichiarato Formigoni -: la nostra formazione non è assolutamente in stand by, come alcuni dicono, ma in continuo movimento. L'obiettivo, sia da parte nostra che del ministero, è quello di costruire un sistema di istruzione flessibile e più rispondente alle esigenze dei giovani e delle famiglie, che anzi devono acquistare un ruolo di veri protagonisti nelle richieste formative. Crediamo nei nostri cittadini, nella loro saggezza e nella loro capacità di volere il meglio. Rifiutiamo al contrario la concezione di Stato o Regione '#8216;mamma' o peggio ancora '#8216;padrone''. Il ministro Moratti ha ricordato invece che attualmente su novanta ragazzi

Che si iscrivono ad una scuola per avere un titolo professionale, soltanto 68 riescono a completare il proprio percorso. 'E'necessario dare agli studenti dei percorsi scolastici più personalizzati '#8211; ha dichiarato -, i ragazzi dovranno avere la possibilità di sperimentare percorsi specifici, sviluppare il sapere anche attraverso un saper fare che risponda anche alla domanda di lavoro. E bisogna ridisegnare la scuola sviluppando negli studenti l'amore per l'apprendimento, prima ancora che per i contenuti specifici'. La firma del protocollo è un passo importante, ha concluso la Moratti, perchè segna il primo atto concreto del passaggio di competenze per la formazione professionale dallo Stato alle regioni, dopo la revisione costituzionale, e si inserisce nel quadro che si sta delineando in Parlamento attraverso il disegno di legge per la riforma scolastica'.

(3 GIUGNO 2002, ORE 18:25)