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Gazzettino-Pordenone-Sostegno-la lotteria della cattedra

In due ore si sono visti prima togliere e poi riconoscere dodici mesi di stipendio con una supplenza appesa al filo Scuola, la lotteria della cattedra Momenti di preoccupazione ieri per una sett...

27/08/2003
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Il Gazzettino

In due ore si sono visti prima togliere e poi riconoscere dodici mesi di stipendio con una supplenza appesa al filo
Scuola, la lotteria della cattedra
Momenti di preoccupazione ieri per una settantina di precari di sostegno di medie e superiori
Non è un posto di lavoro, è una cabala. E per giunta, guidata da un destino beffardo: bastano due ore, due ore soltanto, per toglierti dodici mesi di stipendio, e poi riconsegnarteli, con una supplenza appesa al filo di un summit sindacale. Alle 15.30 hai perso il lavoro, alle 17.40 sai di nuovo come pagare l'affitto. È capitato ieri alla settantina di precari di sostegno di medie e superiori del corso di 800 ore, tutti abilitati, ma specializzati "fuori tempo massimo" per essere inseriti in graduatoria.
Fra loro docenti come la mamma-e-precaria di 42 anni "con due figli a carico" che "nonostante l'età, il corso, i 2500 euro spesi, per colpa di una direttiva ministeriale, rischio di non lavorare". E, come lei, Dania, 29 anni, una "prima della classe": laureata e abilitata in tempo record, eppure "bastonata" proprio per la giovane età. "Una volta chi finiva presto l'università lo premiavano, oggi...". Al Csa venerdì, su minaccia di un sit-in, gli avevano promesso una convocazione "last minute" il 30 agosto, sull'esempio di Pordenone, che già ieri - e senza traumi - ha avviato le nomine dei loro colleghi delle 800 ore: il responso ieri, alle 15.30. Ma, a quell'ora, la risposta non arriva. Butta male. "Vogliamo che vengano a dircelo in faccia che non ci danno le nomine entro il 30", tuona la portavoce del Cip, Mara. E, alla fine, alle 17, il dirigente vicario del Csa Edi Ellero pronuncia la sentenza: "Abbiamo cercato ogni tipo di soluzione, ma non è possibile".

Troppi i ricorsi cui si esporrebbe l'amministrazione: quelli dei docenti specializzati ma non abilitati, quelli degli specializzati e abilitati di altre province... "Il titolo di specializzazione per noi sarà come carta straccia". E' la rivolta: tutti gridano contro tutti. Ma, alle 17.40, il deus ex machina. Antonio Luongo della Cgil prende da parte Ellero. Ha parlato con il direttore regionale Cataldi e con il suo vicario, Carmine Monaco, anche dirigente del Csa di Pordenone, e autore dell'escamotage pordenonese, "responsabile", di fatto, della rivolta udinese. E tutto cambia. "Domani (cioè oggi ndr) ci sarà un ulteriore incontro fra Monaco e i sindacati per trovare un escamotage e tentare di fare le convocazioni il 30", annuncia Ellero. Dania non crede alle sue orecchie: "Per un attimo mi sono sentita precipitare in fondo a tutti. Adesso sono risalita sugli allori". Ma per quanto? "Entro le 12 di domani (oggi ndr) verranno messe giù le regole per poter fare le nomine il 30 o il 31", dice Luongo.

Beltrame (Snals) sostiene "l'aspirazione legittima degli specializzati con le 800 ore inseriti in permanente ad essere nominati entro il 31 agosto". Ma i precari ai sindacati non credono più. "Qui ci stanno prendendo per i fondelli", dice Mara. Che chiede e ottiene (per oggi in Regione) un incontro all'assessore regionale Antonaz. E Dania si chiede già se per questa sera avrà ancora in mano il suo posto di lavoro.

Camilla De Mori


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