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Gazzettino-Padova-Con la riforma meno posti in organico"

IL SINDACATO Dopo i malumori estivi dei precari le preoccupazioni per il ritorno al maestro unico e l'#146;introduzione dei laboratori diversi a seconda degli istituti. Il cambiamento sarà gradua...

18/09/2004
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Il Gazzettino

IL SINDACATO Dopo i malumori estivi dei precari le preoccupazioni per il ritorno al maestro unico e l'#146;introduzione dei laboratori diversi a seconda degli istituti. Il cambiamento sarà graduale
"Con la riforma meno posti in organico"
Dopo i malumori estivi per il numero ridotto di immissioni in ruolo, non è ancora iniziato il nuovo anno scolastico che gli insegnanti delle elementari stanno già pensando al prossimo. L'anno scolastico 2005-06, infatti, potrebbe essere quello buono per il compimento di uno degli obiettivi della riforma Moratti: ritornare a un solo maestro per classe. Potrebbe significare che ogni tre maestri, solo due sarebbero sicuri del posto di lavoro: i docenti di ruolo, che nelle classi elementari e nel primo anno di scuola media saranno "l'insegnante prevalente"; e chi diventerà "docente con funzione tutoriale". Cioè il cosiddetto "tutor", che non cambierà il proprio stato giuridico, ma solo la funzione: curerà infatti il rapporto scuola-famiglia, le attività di orientamento, e la redazione del port-folio di ogni studente. Il resto degli insegnanti - in particolare i giovani docenti precari - finirebbero per essere impiegati, secondo la riforma, nell'offerta opzionale-facoltativa delle ore di laboratorio.
"È presto per fare calcoli - spiega Teresa Bradiani (Cgil-scuola) - Perché a settembre 2005, prima bisognerà tener conto delle uscite naturali e dei prepensionamenti, che non saranno sostituiti con nuove assunzioni. E poi si dovrà pensare a come organizzare, in base all'organico disponibile, l'orario scolastico (27 ore obbligatorie, più pacchetti da 3, 6 o 10 ore di laboratorio non curriculari, ndr). Ma è certo che se la riforma Moratti andrà in porto, ci sarà una perdita continua di posti in organico. E poi una girandola di iscrizioni scolastiche per trovare gli insegnamenti di laboratorio preferiti da genitori e studenti".

Ancora per quest'anno, l'autonomia scolastica ha permesso di mantenere l'offerta formativa precedente, e l'assenza di norme contrattuali per la figura del "tutor", ha impedito di realizzare subito il decreto attuativo della riforma Moratti. Gli organici, così, sono rimasti com'erano nel 2003-04. Intanto però, c'è già una circolare ministeriale che invita i dirigenti a iniziare il cambiamento, con gradualità. Per questo c'è già da chiedersi come potrà cambiare, tra un anno, la scuola primaria. "Ci saranno meno insegnanti rispetto a quest'anno - risponde Teresa Bradiani - e, mentre gli insegnamenti obbligatori saranno uguali per tutti, quelli di laboratorio cambieranno da scuola a scuola, a seconda delle richieste dei genitori. I presidi, per forza, dovranno dare precedenza alle scelte della maggioranza. E così, non potendo accontentare anche le richieste minori, vedranno alcuni studenti lasciare l'istituto per iscriversi nella scuola dove ci sono gli insegnamenti complementari preferiti".


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