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Gazzettino-Friuli-Intervista al direttore regionale

Il dirigente regionale: "Pronti a partire, ma mancano i via libera" Un autunno caldo quello del direttore generale Bruno Forte. Attaccato dai sindacati per il "pasticcio" della mini-sperimenta...

01/09/2002
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Il Gazzettino

Il dirigente regionale: "Pronti a partire, ma mancano i via libera"
Un autunno caldo quello del direttore generale Bruno Forte. Attaccato dai sindacati per il "pasticcio" della mini-sperimentazione "affrettata" della riforma Moratti, con quei dieci candidati individuati per le spicce anche in Friuli (in provincia di Pordenone, gli istituti di Caneva e Meduno), con un giro di telefonate ai presidi sotto il pressing del Ministero. Ma, sul tavolo di Forte, anche la sentenza del Tar Lazio sulla valutazione dei punteggi degli abilitati delle Ssis, che potrebbe provocare il ribaltone, con graduatorie azzerate e nomine da annullare. La "palla" per la contromossa è al Ministero, dove Forte è stato convocato. E dove sta cercando di far valere le sue ragioni anche per l'avvio dell'operazione "friulano in aula".
- Riguardo alla sperimentazione della riforma Moratti, la Cgil accusa la direzione di aver soggiaciuto alle pressioni ministeriali, costringendo i presidi ad aderire senza consultare i Collegi docenti. Come mai tutta questa fretta?

"Ho seguito la linea ministeriale. Da Roma è arrivata una nota che invitava i direttori regionali ad individuare le sedi scolastiche disponibili alla sperimentazione. Sotto il pressing del ministero abbiamo dovuto individuare le scuole prima possibile. Ci siamo rivolti personalmente ai capi di istituto, per acquisire la loro disponibilità. Non potevamo avere il conforto dei Collegi docenti, perché vengono convocati a partire dal 2 settembre e noi dovevamo accelerare. I tempi che ci chiedeva il Ministero erano stretti. Abbiamo dovuto fare di necessità virtù. È una "pre-esplorazione", che dovrà comunque passare per i Collegi docenti e per i Consigli di circolo, per le modalità di iscrizione anticipata degli alunni. Sia per le elementari che per le materne i nuovi iscritti verranno immessi nei posti disponibili. Non ci saranno aumenti di organico".

- Avete consultato anche i Comuni?

"Abbiamo contattato alcune realtà. Nel caso di Trieste e Latisana sono stati i Comuni stessi a candidarsi".

- Ma lei ha la certezza che la sperimentazione partirà?

"Ci sono due condizioni prima del suo avvio: il parere positivo dei Collegi docenti e dei Consigli di istituto a livello locale, e, a livello nazionale il parere, non vincolante, del Consiglio nazionale della pubblica istruzione che si riunirà a settembre. Siamo in procinto di partire".

- Il Ministero farà o non farà appello al Consiglio di stato contro la sentenza del Tar Lazio?"In questo momento il Ministero sta valutando se fare o meno ricorso. Il fenomeno è ridimensionato più di quanto non sembri. Si è fatto molto allarmismo. In regione, si tratta di 300 nomine su seimila. Il Ministero ci ha chiesto di raccogliere i dati su questi casi per decidere. Abbiamo già i dati di Trieste, Pordenone e Gorizia, attendiamo quelli di Udine: molti di questi 300 docenti sono persone che comunque avrebbero avuto l'incarico di supplenza, indipendentemente dal punteggio aggiuntivo Ssis".

- A Udine i precari del sostegno stanno avviando una battaglia legale contro il Csa per le nomine. Intendono rivolgersi anche a lei...

"Prima si rivolgano al dirigente di Udine, Giurleo: è lui il titolare".

- Come sta procedendo l'operazione "friulano in aula"?

"In questo momento siamo in una difficoltà enorme perché l'ispettore Serena che se ne occupa è malato. C'è una circolare del ministero che individua la linea nazionale. All'Osservatorio nazionale abbiamo perorato in tutti i modi la nostra causa, spiegando che in Friuli siamo più avanti delle altre regioni. Da noi non si parla più di progetti specifici, ma di progetti diffusi. I soldi? Il Ministero concederà dei fondi solo in rapporto ai singoli progetti, che noi sosterremo per reti di scuole. Ancora, però, non si sa a quanto ammonteranno. Il ministero si riserva di vedere prima le domande. Nei prossimi giorni faremo tutte le richieste del caso".

Camilla De Mori

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