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Emilianet: Insufficienza organici nella scuola bolognese

Incontro tra la Conferenza provinciale di Coordinamento e l'Ufficio Scolastico Regionale

30/03/2006
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Emilianet

BOLOGNA (29 mar. 2006) - Il presidente della Conferenza provinciale di Coordinamento, l'assessore provinciale Paolo Rebaudengo, e il dirigente del CSA, Paolo Marcheselli, hanno incontrato questa mattina il Direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale Lucrezia Stellacci.
Era presente anche una delegazione della Conferenza provinciale composta dal vice sindaco di Imola Fabrizio Castellari, dal vice sindaco di Sasso Marconi Luciano Russo, dagli assessori di Anzola dell'Emilia Giulio Santagada, di Castiglione dei Pepoli Daniela Aureli, dai dirigenti scolastici dell'Istituto comprensivo di Crevalcore, dell'Istituto Manfredi Tanari, del Polo di Castiglione dei Pepoli.
Oggetto dell'incontro, le criticità relative agli organici delle scuole bolognesi, con particolare attenzione agli istituti superiori di secondo grado, dove il problema è più acuto.
Gli amministratori hanno espresso fortissime preoccupazioni per una situazione giudicata insostenibile, nella quale la scuola bolognese continua ad essere penalizzata, nonostante il forte incremento di studenti. Purtroppo ciò rischia di provocare una inaccettabile dequalificazione della realtà scolastica e condizioni sempre più difficili per chi insegna e chi impara.
Nella scuola dell'infanzia i bambini e le bambine iscritti per l'anno scolastico 2006/2007 sono 11.827 ossia 508 in più rispetto all'anno in corso. Ai 902 docenti se ne aggiungeranno, in organico di diritto, solo 9. Alla primaria gli iscritti saranno 32.262 (1.036 in più) e i docenti di nuova nomina saranno 50.
Nella secondaria di primo grado non si prevede un aumento degli iscritti. Ma nella secondaria di secondo grado, con 27.426 studenti, la crescita è di ben 909 alunni, che richiederanno 34 classi in più, mentre gli insegnanti aggiuntivi al momento sono solo 11.
Inoltre, Rebaudengo e Marcheselli hanno anche illustrato il lavoro compiuto nei mesi scorsi dalla Conferenza provinciale, specie da Comuni come Loiano, Monghidoro, Medicina, Budrio, San Giovanni in Persiceto, insieme alle autonomie scolastiche, per ampliare e qualificare l'offerta formativa. In queste aree sono state attivate nuove sezioni di liceo classico o scientifico ed è stata potenziata l'offerta già esistente.
Queste azioni consentiranno, progressivamente, di ridurre la pressione sugli istituti superiori di Bologna e, allo stesso tempo, di ridurre i disagi per i ragazzi e le loro famiglie, sostenendo la crescita culturale e formativa delle comunità. Ciò richiede tuttavia, per i primi anni, di non applicare rigidi criteri di assegnazione delle cattedre basati sul numero degli iscritti. La richiesta che è stata di conseguenza formulata è di sostenere l'avvio dei nuovi corsi anche laddove i numeri sono ancora insufficienti,.
Su ultimo punto, Lucrezia Stellacci, dichiarando l'apprezzamento per la linea di lavoro svolto dalla Conferenza provinciale, ha garantito il proprio impegno, condividendo la particolare attenzione da riservare ai diversi territori della provincia ed all'avvio di nuovi corsi nelle realtà più decentrate.