Corriere - Precari, il Tar del Lazio sconvolge le graduatorie

Il ricorso di 20 professori. Tre punti in più

Precari, il Tar del Lazio sconvolge le graduatorie

Tre punti che fanno la differenza, quella che passa tra restare precari ed essere di ruolo: ieri la terza sezione del Tar del Lazio ha accolto il ricorso di una ventina di insegnanti ai quali il Provveditorato agli studi non aveva riconosciuto tre punti in graduatoria per un'abilitazione già ottenuta, escludendoli così dalle immissioni in ruolo. "Così fino a questa sentenza sono rimasti precari e al loro posto sono stati assunti altri", dice Stefano D'Errico, segretario dell'Unicobas. "Quelli che hanno fatto ricorso sono in tutto una ventina di persone - prosegue D'Errico - ma c'è da notare che sono molti di più gli insegnanti che si trovano nella medesima situazione, che non hanno i punti dovuti. Adesso dovranno essere rifatte le graduatorie, e venti insegnanti, quelli appena passati di ruolo, saranno scavalcati e dovranno rinunciare a diritti che pensavano acquisiti. Per non parlare di tutti gli studenti, quelli di una sessantina di classi, ai quali sarà cambiato professore". "Le graduatorie non devono essere rifatte integralmente - spiegano alla Cgil Scuola - basterà aggiornare le posizioni personali di chi ha fatto ricorso". "È evidente, però - dice D'Errico - che il provvedimento del Tar dovrà far sì che tutto il personale ottenga giustizia. Ci sono insegnanti che sono rimasti precari proprio per questi tre punti non concessi in graduatoria, che sono stati scavalcati da colleghi che, in realtà, avevano un punteggio inferiore".